BIt and Ciato
E 'right to travel hundreds of kilometers to go to #BIT in Milan to see the proposals to learn about and taste Italy, but worth it, especially for those interested in food and wine, taste for yourself.
Here then is a good motivation to add more 100Km, the connection is possible thanks to the Red Arrow train, and reach #Agriturismo Ciato guarded by the Castle of Torrechiara Langhirano, town that gave birth to a unique product, you can live in person a tasting of the Food Walley, entering the heart of the products of this strip of land kissed by the sun and rocked by the wind Marino, which makes sweet Parma ham.
Ciato fact April 1 to 10 offers the opportunity to those who are not staying at our hotel to taste "Parmigiano-Reggiano" and "Prosciutto di Parma" accompanied by six famous wines of the "Via Emilia" ... and couples a ' unique opportunity, over the tasting (pair price 40 €) you take home the leftover wine in the six bottles.
Booking welcome: 0521630082 3392264887.
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- Mercoled� 14 Dicembre 2016
- Various
Auguri Best wishes
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Risotto agriturismo Ciato
Il risotto alla parmigiana che facciamo in agriturismo è un primo piatto semplice e molto gustoso, una ricetta molto versatile che può essere arricchita, a seconda dei gusti, con altri ingredienti come impasto di salame saltato in padella, costine al forno, funghi, verdure o rifinirlo con le spezie a voi più gradite.
Le dosi sono a sentimento partendo da una base di circa mezzo bicchiere di riso per persona.
Fate rosolare lo scalogno tritato finemente con una noce di burro fino a che e ben appassito
Se non già fatto in una pentola a parte tenete in caldo un brodo di seconda (cappone manzo)
A scalogno appassito buttate in casseruola il riso e tostate a fuoco vivace, ora aggiungete il brodo aggiustate eventualmente di sale e mescolate di continuo con un cucchiaio di legno, portate a fine cottura aggiungendo gradualmente il brodo occorrente. Fatto. Versate in una mezza forma parzialmente svotata di Parmigiano reggiano e mantecate con il formaggio asportato e grattugiato aggiungendo il giusto quantitativo di panna da cucina, noi la preferiamo al burro. In piattando potete sbizzarrirvi guarnendo a vostro piacere.
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novit? Agriturismo Ciato Parma
Si rinnova il modo di fare turismo e così si è rinnovato anche il nostro sito che cerca di soddisfare le nuove esigenze.
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queste sono soddisfazioni, ma d'altra parte NOI CI METTIAMO LA FACCIA
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visita Parma
Parma non la si visita solo per la sua storia la sua cultura e le sue opere d’arte.
Fra un De Chirico, un Van Gogh, piuttosto che un Antelami, un Parmigianino o un Correggio ci stanno anche i suoi piatti, ci stanno e come, visto che da quest’anno è Capitale Unesco della gastronomia.
Ma anche qui non limitatevi al re dei salumi, al crudo di Parma o al campione del mondo dei formaggi, il Parmigiano Reggiano, assaggiate i piatti nati dalla inventiva e abbondanza di corte o ai piatti della povertà delle cose. Vi diamo un consiglio, non fermatevi solo al nostro agriturismo ma andate per osterie trattorie che son ben disseminate intorno a noi e non spaventatevi al pensare di essere ripetitivi, perché ogni cucina a distanza anche di 10 metri propone lo stesso piatto con piccole varianti che vi danno la possibilità non di dire quello era il più buono, ma di dire quello incontra i miei gusti.
Questo perché noi emiliani siamo degli antropopoiesi, quindi sottoposti ad un continuo processo di costruzione del patrimonio culturale, ed ogni famiglia custodisce ed aggiorna costantemente e gelosamente il suo; così che lo stesso piatto non è mai lo stesso.Questo vale per tutti i prodotti di Parma anche i più rinomati perché a farli, nonostante la tecnologia, l’informatizzazione, le macchine robot, a determinare tutto ci sono i cinque sensi dell’uomo che si aggiungono alle condizioni fortuite di un territorio che per le sue condizioni naturali è unico al mondo, come per fortuna è unico ogni parmigiano. A voi che entrate tocca la scelta!
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Notte in Agriturismo
Non so perché, ma passare le notti estive sotto il porticato di Ciato, guardando Orione e il maniero di Torrechiara che diventa ancora più affascinante quando si spegne la luce artificiale e si illumina di luce propria o della luna, e sei assieme ad ospiti avidi della storia del luogo, diventa cosa quasi magica. Le sue mura i suoi sassi che si raccontano lo fanno divenire un posto speciale, dove quasi rivivi la sua storia e quella che lo circonda. E’ un atmosfera, aiutata anche dalle nuove tecnologie e forse ancor di più da quel frizzante rosa delle sabbie che proviene da un territorio altrettanto magico, che si carica di surreale di inebriante di ricordi è fatti che ti sembrano vissuti. Ti sembra di essere immerso tra quei volti contadini che qui hanno ascoltato i riporti di Carlo Innocenzo Frugoni che paragonava le donzelle del posto alle sfumature del vino, alle fisarmoniche sgangherate che allietavano le coppiette innamorate, ai racconti dei vecchi che si tramandavano riti, prodigi e sortilegi. Sono sere come dice De Crescenzo Luciano dove non si allunga la vita ma la si allarga.
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Parma Agriturismo Ciato
Qualcuno ha notato il silenzio che da qualche giorno si evince sul sito dell’agriturismo Ciato.
Non dovete preoccuparvi, la nostra attività continua a ritmo regolare anzi direi che si è anche ampliata con “sfogliando” e le “degustazione della via Emilia” con i suoi 12 vini. Nella nostra officina falegnameria si stanno approntando anche nuovi taglieri a fetta di salame, quindi tutto in fermento come sempre, l’orto si è arricchito di nuove/vecchie varietà di pomodoro per condimenti sempre più sapidi e perché no spiritosi; pensate è arrivata una nuova pianta di peperone che se traduciamo il suo nome di origine letteralmente nel nostro idioma suona così: Rosso cornuto.
Tutti questi eventi ultimamente è più facile trovarli sulla nostra pagine dei social network “Agriturismo Ciato” che sul nostro sito, semplicemente perché si sta rifacendo un po' di lift facciale per rendersi più piacevole, affascinante ed accattivante.
Le novità saranno tante non avrete più la necessita di iscrivervi a certi social per le vostre recensioni, ma saranno recensioni reali che potrete lasciare direttamente sul sito anche mentre state soggiornando o degustando, troverete l’immediata disponibilità per le prenotazioni avrete le news in tempo reale di ciò che succede, del tempo meteorologico e non solo … alcune novità le lanceremo quando tutto sarà pronto……. altrimenti verrebbe a mancare ogni sorpresa.
Quindi alla prossima…… ma ricordate siamo sempre disponibili ad esaudire le Vostre richieste a soddisfare i vostri desideri ad appagare le vostre curiosità.
E se mai a qualcuno venisse la voglia di farsi una passata di pomodoro come la facevano le nonne con quei sapori dimenticati che quando apri il barattolo ti stuzzicano l’appetito prenota già da ora il tuo pomodoro e se non hai la tecnica ma sola la voglia di provarci ti insegniamo noi è semplice più di quanto possa credere.
Buon Ciato a tutti; perché dico buon Ciato, chiedetelo ai vecchi romani loro sapranno rispondervi.
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Sfogliando .... Prepariamo insieme la pasta????.
Ti aiutiamo a carpire i segreti
della sfoglia emiliana preparando insieme pappardelle o paste ripiene con la “resdora”; cuoca, o letteralmente traducendo “padrona della casa”, e tutto il necessario per la loro preparazione.
…. Poi tutti a tavola: tortelli o pappardelle di vostra produzione, salumi misti della casa con torta fritta, dessert, acqua e vino (colli di Parma), caffè e digestivo.
Prenotazione obbligatoria … minimo 3 persone massimo 10.
Possibilità di pernottamento.
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Ciato: sapore del sapere
Soggiornare a Agriturismo Ciato non è solo albergare e poter vivere, appropriarsi, nutrirsi, scoprire, fiutare, imparare, interrogare, ascoltare, provare e godere un territorio.
Siamo nel cuore della food-wally di Parma citta creativa Unesco della gastronomia, qui si creano montagne di Parmigiano-Reggiano, scalere immense di prosciutto di Parma, qui ha vissuto Du Tillot ministro di S.E. Maria Luigia imperatrice d’Austria Duchessa di Parma e Piacenza, e si definiva sovrano dei salsiccioni, Felino è quindi, chilometri di budella piene di quell’ inimitabile trito di carne di maiale che rende unico il Salame Felino, ma non basta la terra di questa valle è anche prodiga di funghi e tartufi. A Parma c’è Barilla la pasta che corre per il mondo, che inizialmente era il frutto dei nostri grani e delle uova delle galline che razzolavano per i campi del contado.
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Buona Pasqua 2016
Pasqua; fra sole e pioggia si sta velocemente avvicinando e come consuetudine le cucine di Ciato ridanno fuoco ai forni e fornelli.
La farina per il pane semi integrale e nero è pronta, il lievito trabocca voglioso di inglobarsi nell’impasto, il forno già emana il suo tepore, tremola la fiammella sui fornelli ansiosa di sprigionare tutta la sua potenza.
Le “resdore” danno di mattarello per ricavare sapide pappardelle, mentre l’arista si appropria delle spezie dell’orto.
Menù di Pasqua e pasquetta;
Antipasti: salumi misti con torta fritta e scaglie di Pamigiano-Reggiano.
Primo: Pappardelle della casa saltata in padella con straccetti di crudo di Parma e rosmarino
Secondo: Arista al forno aromatizzata con mele alla cannella e verdure fresche dell’orto
Pane e dolci della casa.
Vini Bianchi e rossi della casa –colli di Parma-
Caffè e digestivo.
Costo €. 35.00
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Enogastronomia Unesco Parma
L’agriturismo Ciato di Parma è un luogo del gusto nel cuore e al centro della storica food walley più famosa del mondo. Riconoscimento UNESCO. Trova posto all’interno dell’omonima azienda agricola, suggestivo complesso, le cui origini datano era romana, ben visibili rimangono alcuni manufatti dell’epoca Rossiniana -1400- una location unica, come i piatti della tradizione parmense.
L’impressione che si ha entrando è di arrivare in un luogo austero, ma subito ci si accorge che è un posto dove ci si sente a proprio agio, dove, se si sono presi accordi, si mangia e si beve bene. Si, accordi, perché anche se gran parte delle strutture oggi è al servizio dell’agriturismo l’attività principale rimane pur sempre l’agricoltura, un’agricoltura tecnicamente avanzata che guarda al futuro.
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Vacanze di Pasqua: Parma a Pasqua o Pasqua a Parma
Risistemando l'ufficio, fra le vecchie scartoffie ingiallite dal tempo, ci balza all'occhio un articolo che riguarda come trascorrere le feste di Pasqua. La scartoffia ci riporta molto indietro nel tempo; siamo negli anni quaranta di un secolo fa. Tralasciamo ogni considerazione, perché non sappiamo se era meglio o peggio allora, su contratti rapporti di lavoro, sindacati, diritti dei lavoratori e via dicendo……….; si faceva come diceva la Camera dei Fasci e delle Corporazioni. Punto!
I "benestanti" potevano già permettersi il fine settimana lungo, ma rigorosamente sul territorio nazionale, poi si scendeva a chi poteva permettersi un’uscita verso l'Appennino, quasi sempre a casa di parenti, ma per i restanti rimaneva una scampagnata in bicicletta col portapacchi pieno di quel che si poteva, calorie sicuramente sottodimensionate alla fatica, lungo le rive del torrente Parma e Baganza.
Sono veramente tanti i ragazzi del tempo che le uscite di Pasqua le hanno vissute così, poi col passare degli anni a guerra finita il rito cessò con l'ingresso nella nostra vita dei nuovi mezzi di trasporto motorizzati.
Oggi per nostalgia, per passione, o perché il medico ci dice che il movimento è indispensabile si rivive un déjà vu in cui si inserisce la nostra proposta.
Per le vacanze di Pasqua 2016 offriremo condizioni particolari alle coppie che a cavallo della loro bicicletta vorranno soggiornare presso l'agriturismo Ciato, per carpire, impadronirsi e saturare lo stomaco dei tesori di questa valle che gli umani continuano ancora a chiamare valle del cibo; food walley per i più cattedratici, mentre gli accademici come da riconoscimento Unesco la appellano città creativa dell'enogastronomia, mentre per noi abitanti autoctoni rimane terra: ed formai, persut e anolen!
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Ciato: bocca della #food walley
Soggiornare all'Agriturismo Ciato............
Ciato, bocca della Val Parma; dove le nebbie del #culatello e il vento Marino del #prosciutto di Parma si contrastano nel periodo invernale, dove l’arsura della pianura si scontra con le brezze dell’Appennino nel periodo estivo.
Il capriccio bizzarro di convivere con la natura, accettare le sue regole, soddisfare le sue esigenze , imparare da una Madre provvida ma allo stesso tempo severa e offrire agli ospiti l’occasione di vivere una parte del proprio tempo in campagna con la ri-acquisizione della vecchia tempistica del ciclo solare, dei suoi colori, odori, delle piante, dei gusti specifici delle sue cucine, senza perdere del tutto i confort propri della vita cittadina.
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La via del piacere
La via del piacere conduce ai paradisi gastronomici della corte di Ciato, nella Food Valley padana. Si chiama “Strada del Prosciutto”, con un corollario altrettanto avvincente… “e dei Vini dei Colli” di Parma, s’intende. Il paradiso da percorrere a tappe meditate si trova lungo la fascia pedemontana, tra le valli del Parma e del Baganza. Prodotti alimentari che fanno parte del mito: Il Prosciutto di Parma e il Parmigiano Reggiano (si scrivono con le maiuscole, come i titoli regali e non hanno bisogno di ulteriori parole); il tartufo nero di Fragno, il salame di Felino, i Vini Colli di Parma, Malvasia, Sauvignon, e il fantastico Rosso. Se poi siamo amanti del maiale, quel “gozen” dalle carni prelibate, tutelate dal Consorzio del Prosciutto di Parma Dop, si può partire da Collecchio con il Museo Guatelli “Il Bosco delle cose”, dedicato all’antica civiltà contadina e dirigere verso Sala Baganza. Museo del #vinno
Poi il pellegrinaggio gastronomico si sposta a Felino. Museo del #salame. Parlare del suo imitatissimo, quanto inimitabile salame sarebbe un’imperdonabile ovvietà, specie se si ha la fortuna di assaggiare quelli dell’agriturismo Ciato. Calestano è vicina a Fragno, patria del #Tartufo Nero, alla Via Francigena e al castello di Ravarano. Sul versante orientale dell’Appennino tosco-emiliano si parte da Montechiarugolo, tappa dei sentieri Matildici della val d’ Enza. Vicina è Monticelli, importante e attrezzata località termale. A Traversetolo c’è la #Villa Magnani Rocca, ex collezione privata, oggi Museo d’arte frequentatissimo (Dürer, Van Dyck, Goya, Morandi, …). Ed ecco la leggenda: Langhirano e ser Prosciutto crudo di Parma. Il Castello di Torrechiara, che ospitò riti d’amore tra Pier Maria e la dolce Bianca, che dall’alto strizza l’occhio alla corte dell’agriturismo Ciato, sede ormai storica della selezioni dei grani duri per la pastificazione. A Neviano degli Arduini, fortilizio canossiano, c’è l’oasi biologica. Bella la Pieve Matildica di Sasso. Ad un tiro si schioppo Parma con il suo Duomo e Battistero…. e da oggi città #Unesco per la creatività enogastronomica.
Una Strada del Prosciutto con molte stazioni di sosta: dalle aziende agricole e vitivinicole all’avanguardia, caseifici, salumifici. Non fabbriche di prodotti, ma “caverne magiche” in cui moderni stregoni, depositari dei segreti della tradizione e della tipicità, compiono ogni giorno piccoli sortilegi per il nostro palato, per migliorare la qualità della nostra vita. Rendiamo omaggio ai loro doni, cogliendoli lungo la strada dei saperi e sapori. A buon intenditor...! e poche fette cambiano la vita!
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Auguri best wishes salutation saludo
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Quei dopo cena irretiti all?Agriturismo Ciato
Questa sera convocato dalle rimembranze risfoglio il registro degli ospiti della ormai finita estate; delle belle serate passate sulle assi di quercia antica che ormai da anni raccolgono i racconti, le storie, le emozioni e suggestioni degli ospiti e le macchie del lambrusco o dei rinforzi degli infusi di casa (senza che il convitato a più pollici che gli umani chiamano televisore mettesse il becco).
Allietato come sono dal rinverdire modi e personaggi, trovo giusto che Ciato, del sipario estivo appena chiuso, ricordi i grandi personaggi ed anche i piccoli che qui divengono grandi, aiutati dalle bocce di vino suadente e dagli infusi preparati con maestria da Sara…… tra gli strafalcioni di lingue confuse, che il luogo, la cordialità e disponibilità degli ospiti hanno reso quantomeno intesa fra vocaboli e gesta.
Qui si cerca di invecchiare sfottendo la sorte con l’arte dell’arlia, con il godimento della convivialità, con il gusto ed il piacere di cantare a dovere senza il timore di essere squadrati, con la propensione di essere tutti intesi quali che siano i liberi pensamenti sull’uso del mondo.
Così il rito dell’affabulazione si è protratto per tutta la bella stagione con quasi tutti i nostri ospiti: dai grandi produttori di meloni australiani che invadono mezzo mondo, che di buon’ora andavano al caseificio curiosi e bramosi di imparare l’arte, dalla star dell’enogastronomia televisiva smaniosa di conoscere il territorio, dalla famiglia californiana i cui figli non abbandonavano la cucina per imparare l’arte delle paste ripiene, dello chef pluristellato che ti insegnava le economie della ristorazione, del grande maestro della pasticceria, ricalcitrante, ma che si scioglie solo vedendo il culo della bottiglia di malvasia, dal manager che ti oltraggia l’orto e confonde cavoli e verze, dagli asiatici che ti accecano e adombrano le stelle con i loro flash. alle coppiette romantiche che sognano un mondo migliore.
Questa è stata la dolce estate di Agriturismo Ciato.
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Cuochi chef o rezodre
Oggi parliamo di cucina Parmigiana e Parmense e partiamo dalle quattro DOP –denominazione di origine controllata- Parmigiano-Reggiano, Prosciutto di Parma, Culatello e dei vini dei colli, che confermano Parma valle del cibo, se mai ve ne fosse bisogno, visto, che la sua celebrità si perde nel tempo e già Fra Salimbene De Adam cronista nel ‘200 la celebrava nei suoi racconti come figlia del burro e del formaggio. Un primo piatto che a Parma si dice debba essere affogato nel burro ed asciugato nel formaggio, sono i Tortelli di erbette: rettangoli di pasta ripiegati, contenenti un ripieno a base di erbette (bietola, o in alternativa Spinaci), ricotta,uova e parmigiano-reggiano. A prima vista può sembrare una cucina grassa, ma al desco risulta solo sostanziosa, non pesante e ricca di sapori e aromi. La torta fritta, variante tipicamente parmense del forse più conosciuto gnocco fritto ci invita a tavola con il prosciutto e gli altri salumi, frutto della sapiente arte norcina della pedemontana parmense. Fra i primi piatti non si può sottacere gli anolini, una tipologia di pasta all'uovo ripiena (in parmigiano anolén scherzosamente soprannominati "salvagenti" o "galleggianti".) È un piatto con radici antiche, già conosciuto e menzionato dal famoso cuoco rinascimentale Bartolomeo Scappi nel 1500, tramandato di generazione in generazione nelle famiglie. Non vanno nemmeno dimenticate le tagliatelle o la sua variante pappardelle quelle fatte a mano la cui morte e nel sugo di pomodoro. E per finire una minestra in brodo riz e tridura, riso al quale è stato aggiunto poco prima della fine della cottura un composto a base di uova battute con sale noce moscata e parmigiano reggiano; piuttosto dal sgranfgnòn (gnocco di patate) in idioma parmigiano. Fra i secondi annoveriamo, sempre per rimanere fedeli alla tradizione i bolliti misti, lo stracotto il cui sugo spesso finisce nell’impasto degli anolini e la classica trippa alla parmigiana. Tra i dolci si ricorda le classiche crostate con confettura spesso fatta in modo casalingo, le chiacchiere di carnevale, molto croccanti, ottenute friggendo un impasto e poi cosparse di miele e zucchero a velo per il tocco finale, la spongata con tutte le sue varianti da famiglia a famiglia e la torta Marialuigia fatta con pan di spagna arricchito di polvere di mandorla e cioccolato, farcitura di cioccolato e crema di fragoline di bosco. Ricoperta con cioccolato fondente. Per i vini rimane l’imbarazzo della scelta, ne richiamiamo solo tre il lambrusco, è il vino predominante, come quantità. È un vino rosso-scuro, leggermente asprigno, di moderato tenore alcolico. "Il lambrusco", scrisse Curzio Malaparte "non solo è il vino più garibaldino del mondo, come ebbe a dire Filippo Corridoni, ma il più generoso, il più libero, il più italiano fra tutti i vini italiani"; il rosso colli di Parma DOC e per i bianchi il Malvasia nelle sue diverse concezioni, dolce frizzante o fermo.
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Parma; festival del prosciutto. 5/20 settembre
Non potevamo mancare all’appuntamento che sicuramente non sarà paragonabile alla dolcezza, squisitezza e salubrità di un prodotto che ha reso la città di Parma, quella che insiste in Emilia Romagna, Italia, fra le tante Parma nel mondo, capitale della Food-Walley.
Sarà una partecipazione come sempre riservata, intima, ma accattivante, che accompagnerà chi ha naso e voglia di scoprire i segreti di un percorso alla scoperta della antica tradizione.
Il percorso non è dei più affaticanti, basterà soggiornare all’agriturismo Ciato, lasciarsi trasportare dall’atmosfera che avvolge l’antica corte, le cui origini risalgono al 400. Durante la giornata perdersi fra le meraviglie storiche, architettoniche, culturali che la valle offre, piuttosto che approfittare dell’uscita per far visita al salone del camper che contemporaneamente si svolge presso le fiere di Parma……. e alla sera rilassarsi sull’aia della corte e sentire i racconti quasi ancestrali del padrone di casa che fra leggenda e tradizione mescerà con perizia e dovizia, se non il migliore, uno fra i più apprezzati prosciutti del territorio stagionato pazientemente nelle proprie cantine sotterrane laddove nemmeno un minimo raggio di sole può turbare la quiete del grembo di madre terra.
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Curiosit? del giorno
Ad expo il vino Mesopotamio. Secondo vari studiosi, a Kamarina, già dal IV secolo avanti Cristo nelle fattorie della zona si produceva questo vino che nel I secolo dopo Cristo si beveva da Cartagine a Pompei, servito a Plinio nei giorni che precedettero l'eruzione del Vesuvio nel 79. Mentre in val Parma, da Acaia via Rezia Norico Pannonia arrivavano i cloni di Malvasia.
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Live longer today you can.
Just a vacation to live longer, not any but a journey that has certain characteristics, which guarantees physical activity in contact with nature. Just walking outdoors, whether in the countryside, in the mountains or hills, guarantee an increase in life expectancy. Today it is possible to argue that done in a certain way, the holiday can reduce by 29% the risk of death. As long as the destination is surrounded by greenery, accompanied by a light physical activity that the vacancy hard eight days and is planned for tempo.Sono these four golden rules that the magazine Scientific American has taken from some studies conducted the Sage Colleges in New York, at the Erasmus University of Rotterdam and the State University of New York.E if good planning of the trip is already helping by boosting serotonin, the happiness hormone, the most important role is that of Nature. Walking in the open, in fact, not only is healthy by physical activity that takes place but it is due to a microorganism, Mycobacterium vaccae, which is located in the soil and that increases the levels of serotonin, reducing those of anxiety. This is confirmed by a study conducted at the Sage Colleges.
Farm Ciato
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Ponte del 2 giugno
Un ponte lungo quattro giorni, un'occasione da non farsi scappare!! Un ottimo motivo per mettere in valigia l’essenziale e partire! I luoghi che ti proponiamo sono insoliti e particolari, ma anche sfacciatamente belli ed economici! tra i caratteristici borghi delle colline parmensi, o nel centro di Parma dove ancora riecheggiano i fasti di Maria Luigia D’Austria, sempre accompagnato dai must che hanno reso famosa nel mondo questa valle, come il parmigiano reggiano e il prosciutto di Parma. E ricorda che puoi modulare la tua vacanza in base ai tuoi desideri! Il nostro agriturismo è a metà strada del territorio che ti stiamo proponendo, il parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e la città di Parma, un territorio che offre agli occhi del visitatore una varietà di paesaggi e panorami mozzafiato. Arroccati su alture, o ai piedi dei monti, piccoli borghi si ergono nella loro unica bellezza, protetti dai fitti boschi attraverso i quali passano le strade utilizzate dalle famiglie e dai casati che in queste terre si sono succeduti nei secoli. Fra questi segnaliamo Riana dove è possibile osservare il volo dell’aquila, rara nell’appennino emiliano, Sesta il paese che sulle facciate delle case conserva i dipinti dell’artista Madoi, oppure rileggere le poesie del poeta Bertolucci a Casarola, mentre per gli amanti del nordic walking proponiamo la valle di castrignano che oltre a scorci mozzafiato ti accompagna ad una delle pinete più suggestive dell’appennino, senza sottacere del fascino ducale della città con i suoi monumenti, chiese teatri e musei. Perché all’inizio dicevamo particolarmente economico? A chi ci sceglierà per l’intero ponte dal 30 maggio al 2 giugno verrà offerto a chi desidera continuare la sua escursione senza sosta pranzo un picnic con i prodotti DOP della zona da consumare sdraiato sui campi in fiore o sui prati del parco ducale. Per info: www.ciato.it
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La valle del cibo
Se hai sognato di una valle da favola, di quei posti dove ci si aspetta di incontrare il bengodi della tavola; montagne di cacio, vallate di salumi, fontane di vino, maghi dell’alchimia culinaria, allora ti sei immaginato Parma, la capitale della food walley. All’agriturismo Ciato, a 12 chilometri da Parma, i nostri salumi dormono sotto terra, là dove nessun raggio di sole può disturbare il suo sonno, respirando i sapori delle cantine. Nelle nostre camere ricavate in una struttura le cui fondamenta risalgono al 400 e i gli ultimi manufatti portanti al 700 puoi impadronirti della storia, prima dei conti che hanno abitato queste stanze, di Carlo Innocenzo Frugoni che spesso veniva a sedare i suoi piaceri di pancia, durante il suo soggiorno a Parma, poi dei Costa, degli Ugolotti, fra i primi fabbricanti di conserve di pomodoro e commercianti di formaggi per arrivare ai giorni nostri.
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EXPO
"Viaggio d'assaggio" della food walley
Nell'anno di Expo, che porterà a Milano molti visitatori curiosi di scoprire ciò che i Paesi partecipanti propongono per la futura sostenibilità alimentare del pianeta, Agriturismo Ciato (www.ciato.it) propone agli appassionati della cultura del cibo il tour guidato "100% food walley". Almeno 3 i motivi per farlo. Innanzitutto, non c'è niente di più sostenibile e interessante per capire le peculiarità del cibo gustandolo nel territorio di produzione. In secondo luogo, Parmigiano Reggiano / prosciutto di Parma hanno reso famosa l’omonima città in tutto il mondo, terzo hanno avuto i natali qui a sud della città, fra le valli dell’Enza e del Parma.
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All?agriturismo Ciato di Parma ? tutto pi? semplice.
Dalla scorsa settimana, sempre nell’ottica di agevolare il cliente, primi tra gli agriturismi Italiani abbiamo provveduto a montare un POS di nuova generazione, da ora puoi pagare anche con il tuo smartphone.
Un modo facile, veloce e sicuro grazie alla tecnologia diffusa in tutto il mondo Near Field Communication NFC.
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