Agriturismo Parma
Ciato farhouse agriturismoparma. Se soggiorni da noi c’è la metteremo tutta per farti vivere al meglio il nostro meraviglioso territorio. Potrai assaggiare il prosciutto di Parma e il parmigiano reggiano, visitare i castelli del ducato di Parma e Piacenza, passeggiare nei boschi o nei borghi di Parma e ammirare l’arte alla Magnani Rocca.
More
Agriturismo Parma
Ciato farhouse agriturismoparma. Che aspetti scopri le attrazioni che mi circondano. Puoi farlo in bici, in moto o in auto, tre ottimi modi per scorrazzare nella mia terra. Itinerari con spettacoli mozzafiato, scenari meravigliosi al confine tra sogno e realtà. Puoi scegliere l’arte: Magnani Rocca e Parma, La storia. I castelli del ducato di Parma e Piacenza, La natura: Val Parma Val Baganza e Val d’Enza.
More
Agriturismo Parma
Ciato, farhouse, agriturismoparma. Soggiornare e scoprire Parma e ghermire con tutti i sensi i sapori e profumi della mia valle non deve necessariamente lasciarti al verde! Se soggiorni da noi ti spalleggeremo a trovare luoghi di alto livello senza dover spendere una fortuna, luoghi che in questo momento di verde hanno solo una incontaminata matura
More
Agriturismo Parma
Farhouse agriturismo Parma. Lasciati affascinare dal mio territorio: dalla città, dai norcini che smontano il maiale e ne fanno dei capolavori e dai casari che in modo quasi magico trasformano il latte in parmigiano-reggiano, poi la valle con i suoi panorami.
More
Agriturismo Parma
Ciato, farhouse, agriturismoparma. Un angolo silenzioso per riconnettere e armonizzarsi in equilibrio con la natura.
Un pascolo per la mente e nutrimento per l’anima. Siamo in valparma.
More
Agriturismo Parma
Siamo in Valparma, a due passi dal castello di Torrechiara, tre passi dalla Magnani Rocca e a un tiro di schioppo da Piazza Garibaldi, Piazza grande della città. Siamo orgogliosi delle nostre radici, le amiamo e le rivendichiamo in ogni nostra azione.
More
Primavera è tempo di vacanze alla corte di Ciato
Ogni città ogni paese anche il più piccolo racchiude in sé una storia che si manifesta nella sua architettura e nel suo tessuto urbano.
Poi, nel lento scorrere del tempo di una volta, e in modo sempre più veloce nell’oggi, a causa delle esigenze di quella che chiamiamo modernità hanno subito modifiche nella viabilità così come nelle trasformazioni e collocazione degli edifici che caratterizzavano il passato.
More
Se ti propongo di soggiornare a Ciato c?è un perché
Lo so è condivido il vostro pensiero, #Parma è una città come tante, posata sulla #viaemilia fra #Reggio e #Piacenza si mangia bene e ci si vive anche bene, ma può essere percepita e vissuta in modo diverso a seconda di dove si decide di soggiornare.
Per assaporarla appieno, per vivere un soggiorno unico ed indimenticabile bisogna conoscerla un po’ come tutte le mete e noi che ci siamo nutriti e affondiamo le nostre radici in questa terra di mezzo possiamo aiutarvi.
Siamo nati qui a Ciato già dimora romana, sul tavolo della cucina, come usava un tempo e siamo cresciuti con le sue prelibatezze fatte spesso anche di #poverimangiari, resi unici dalla maestria, arte e sapienza delle nonne pedemontane.
Una volta arrivato capirai il perché. La nostra conoscenza del territorio renderanno il tuo permanere spensierato e ti indirizzerà non solo fra i percorsi turistici più noti e declamati, ma in cantine, opifici e laboratori in cui la vita procede tranquilla e spensierata.
Luoghi particolari spesso di dimensioni ridotte ma di grande socialità con una propria interpretazione della vita che renderanno il tuo soggiorno unico e indimenticabile.
Degustazioni casuali e occasionali incontri nei campi, nei boschi e nelle radure, cene tradizionali, magiche serate nelle #osterie e feste paesane in quella che noi non amiamo definire la #valledelcibo o #foodwallwey ma più semplicemente la mecca gastronomica perché per chi ha qui le sue radici non è uno slogan turistico o di mercato, è un rito sacrale.
More
Poveri Mangiari "Riso e melone2
Nonostante la siccità abbiamo abbondanza di #meloni e vediamo di ficcarli in tutte le salse, ovvio che essendo di #Parma lo accostiamo anche al #prosciutto e ì modi sono diversi, se mi riesce qualcuno vedrò di riportarlo. Ma per non rovinare i meloni che quest’anno sono veramente eccezionali fate in modo di scegliere il giusto prosciutto che potrò consigliarvi in altra sede.
More
Poveri mangiari bavette alla menta
Avete poco tempo ma non volete rinunciare ad un buon piatto di pasta.
Che aspettate, ponete al fuoco la pentola e correte nell’orto a fare incetta di menta.
More
Poveri mangiari "frittata di zucchine"
Finalmente le zucchine sono entrate in produzione e nonostante il caldo anomalo le nostre cocche continuano a donarci le uova.
E da buoni contadini e da discreti “rezdor” di quelli che oltre a fare di conto, proprio per fare quadrare il bilancio e tenere a dovere la cambusa e per non buttare le primizie si dilettano anche in cucina con due ingredienti del patrimonio contadino: il pollaio e l’orto.
More
Poveri mangiari Spaghetti del carrettiere.
Me li ricordo bene i carrettieri di Panocchia, con i loro amico cavallo e le bara dalle ruote giganti, che andavano col freddo e col caldo a caricare di sabbia e di ghiaia e a volte di legna. Qualunque fosse il luogo di scarico e carico, l’incrocio sulla pedemontana, dove c’era la famosa osteria “la buca” era una tappa obbligata. La c’era sempre pronto due fette di spalla cotta o qualche buon salume ed un bicchiere di quel rosso scuro, ma talmente scuro che col tempo colorava i bicchieri e lasciva la firma sul tavolo, dove il bianco gesso aveva segnato i punti della briscola della sera prima.
Ricordo che spesso all’ultimo viaggio poteva essere che era il cavallo a portare a casa il carrettiere, uomini che in tasca avevano pochi spiccioli e li spendevano più volentieri nelle calorie del vino che della pasta. Già ne avevano pochi di suo, poi ci pensavano le rubizze mogliere; li conoscevano bene, e per mantenere la famiglia sapevano bene di ragione e di ragioneria.
Così che spesso la penuria di pecunia, portava con se anche la povertà dei condimenti vedendo spesso il formaggio sostituito col pane ed ad ultimare i condimenti i prodotti meno costosi e di più facile reperimento del tempo.
Ed eccoci ad un altro “poveri mangiari” che arricchisci la raccolta dell’agriturismo Ciato di Parma.
More
Poveri mangiari: i vertis e le uova. #Mortai e #cannoni
- Se qualche giorno fa vi abbiamo proposto l’asparago selvatico “vertis” nel parlare del mio contado. Villa, come si usa dire un tempo e come si riscontra consultando le vecchie carte, Villa di Panocchia, appunto, a un tiro di mortaio da Parma, anche oggi andremo a dilettarci in cucina con lo stesso ingrediente.
- Chiediamo comprensione anche per il linguaggio, per “mortaio cannone”, ma gli informatici ci suggeriscono che più che alla grammatica bisogna fare attenzione all’ algoritmo che paga più di quanto spendevano i villani per gustarsi il piatto che andremo a descrivere e alla cui preparazione dare tutta l’attenzione grammaticale e non algoritmica..
More
Turistando per Parma
Sono certo che almeno una volta avrete sentito parlare della valparma o più semplicemente di Parma, city of gastronomy, del suo teatro regio, casa del festival Verdi, o delle sue chiese e palazzi, monumenti che contengono opere del Correggio del Parmigianino del Goia o della collezione Morandi ben custodita nella villa di campagna dei Magnanirocca, per non parlare del giro dei castelli di Parma o delle sue produzioni a denominazione di origine controllata.
More
Poveri mangiari "I vertis"
Pochi lo sanno ma la varietà dei prodotti dell’agricoltura di quella che oggi è definita la food walley, valle del cibo un tempo annoverava fra i tanti, coltivato verso Cervara, anche la coltivazione di piccoli appezzamenti di riso.
More
La valle del cibo
Per gli amanti dell’enogastronomia e alla ricerca del buon cibo e del vino oggi anche il nostro Paese offre numerose e infinite opportunità.
More
Salame #felino cotto.
Oggi vogliamo suggerire un piatto che si inserisce fra i nostri “poveri mangiari” la rassegna di ricette che proponiamo sulle pagine del sito del nostro #agriturismo Ciato.
More
Immagini da Facebook
Oggi voglio proporvi le immagini di albe e treamonti di Ciato #agriturismiparma #agriturismoparma. Seguiteci sulla pagina https://www.facebook.com/agriturismociato
Viene aggiornata giornalmente.
https://www.facebook.com/agriturismociato/posts/405811918212997?notif_id=1650433646712338¬if_t=feedback_reaction_generic&ref=notif
More
Pasqua 2022 da oggi si cambia.
Poeti cantanti scrittori, in tanti hanno diviso la vita in stagioni, così ci stiamo provando o forse adeguando anche noi dell’agriturismo Ciato.
Pur rimanendo fedeli all’attività primaria che è quella dell’agricoltura, che ci ha comunque visti spesso protagonisti di innovazione e cambiamento e sperimentazione al fianco di prestigiose scuole ed enti, nell’ambito dell’attività collaterale agrituristica abbiamo avuto le nostre mutazioni.
More
Viaggio a Parma
Entrate con grinta, siete in Emilia e se all’ingresso vi offrono un bicchiere di vino, non è detto che tutte le porte e tutti i segreti ve li mettiamo a portata di mano. Chiedete con forza ed insistenza, questa terra a mille e forse più cose da dirvi, ma vanno cercate con determinazione.
Addentratevi cercate di penetrarla, corteggiatela questa terra parmigiana, se veramente volete capirla. Diversamente resterà, per voi avventurieri, un enigma e la lascerete con le conoscenze che già avevate nel vostro bagaglio.
More
Poveri mangiari "Uovo croccante" o di Pasqua
L’uovo è sempre stato uno degli alimenti che ha contribuito a sfamare le comunità rurali.
Diverse sono le ricette che già abbiamo messo in rete nella nostra raccolta di “poveri mangiari” scritta sulle pagine di agriturismo Ciato.
Oggi ne voglio proporre una che si cucinava in particolare durante il periodo della Pasqua, quando nel pollaio le galline che provenivano dal riposo invernale riprendevano con abbondanza la deposizione.
More
#Vini
Ho sempre amato Ciato la fattoria in cui sono nato, un luogo dall’atmosfera rustica e rilassata dove ho sempre goduto di una cucina autentica lontano dal trambusto quotidiano, fatta di cose semplici quanto genuine.
Siamo ai piedi dell’anfiteatro naturale dell’appennino tosco emiliano dove il crinale unisce e non divide. Un’ampia corte a u classica della Padania che volge al colle, un angolo di pace dove il silenzio assordante e rotto solo dal canto dei merli dove anche durante le torride serate d’estate puoi godere del marino che scende dal colle ad asciugare il prosciutto di Parma.
Un rustico, ma sempre ben mantenuto nel tempo. L’ampio porticato è ampio e adornato di oggetti della civiltà contadina, una vera oasi di pace e meditazione.
Un angolo, oggi che l’attività agrituristica è limitata solo agli ospiti che pernottano, di rara meditazione accompagnata spesso dai vini incontrati durante la passata attività di promozione turistica del titolare.
Vini degustati che questa settimana 04.04.20220 passeremo in rassegna sulla pagina social del nostro agriturismo.
More
Poveri mangiari "il sole in un cirro"
Oggi la cucina era tutta mia è vista la generosità delle mie galline per ringraziare loro e omaggiare il mio palato e rendere lode al cielo mi sono cucinato il “sole in un cirro” ricetta trovata nella mia raccolta di “poveri mangiari.
Di mattino mettete in frigorifero le uova che vi occorrono a seconda dell’appetito e dei commensali, una ciotola adatta a sopportare le fruste del vostro battitore e le fruste medesime, il tutto vi sarà di aiuto a montare le chiara (albume)
All’ora di pranzo separate il tuorlo senza romperlo dall’albume che metterete nella ciottola tolta dal frigorifero.
Montate le stesse con un pizzico di sale, stendete l’albume su carta da forno dandogli una forma di cirro con un piccolo incavo al centro in cui con attenzione adagerete i tuorli.
Nel frattempo avrete portato il vostro forno a circa 160/170° pronto per tenere le uova 7/8 minuti regolate a piacere di pepe sale zenzero o quella spezia che più vi stuzzica e buon appetito.
More
Poveri mangiari. Il minestrone di mamma Anselmina
Poveri mangiari, la mera sopravvivenza delle povere famiglie di quella campagna che fu che dall’orto “ed derdè ca” dovevano procurarsi qualche cosa da mettere nel piatto di tutti i giorni, quella dignità che li faceva vivere.
La varietà e la ricchezza del proprio orto donavano armonia, colore e sostanza a quelle fantastiche casseruole di terra cotta poste sulla cucina economica il cui calore non solo scaldava la stanza ma rallegrava anche la budella maiuscola.
Il minestrone della mamma Anselmina variava a seconda della stagionalità e di quanto era riuscita a conservare nella moscarola che teneva giù in cantina dove nessun raggio di sole poteva entrare e il fresco del ventre di madre terra allungava la conservazione degli alimenti.
La cucina della mamma emanava un odore unico e i travetti e le travi di legno erano impregnati di un odore che dava il senso del desco.
More
Poveri mangiari Spaghetti e cipolla.
Oggi passando dall’orto o colto per la dispensa qualche cipolla borettana che ormai volge a maturazione e volendone apprezzare il gusto ho cercato del come l’avrebbe utilizzata per preparare un piatto che si possa accostare ai miei “poveri mangiari” poveri di costo non certo di nutrimento, anche perché allorché si andava di poveri mangiari i mestieri richiedevano un buon apporto nutritivo più di quanto serva oggi.
Cosi che nel quaderno dalla sgualcita copertina nera mi son trovato davanti ad un piatto parzialmente povero perché prevedeva l’acquisto degli spaghetti.
Procuratevi degli spaghetti di fabbrica artigianale da un pastaio che utilizzi grano duro del territorio.
Ha proposito ve ne avevo già accennato non fatevi ingannare dalla dicitura farina Kamut, che non è un grano ma un marchio americano. Oibò.
More