Poveri mangiari Spaghetti e cipolla.

Venerd� 18 Giugno 2021

Poveri mangiari Spaghetti e cipolla.

 

Oggi passando dall’orto o colto per la dispensa qualche cipolla borettana che ormai volge a maturazione e volendone apprezzare il gusto ho cercato del come l’avrebbe utilizzata per preparare un piatto che si possa accostare ai miei “poveri mangiari” la nonna.

Poveri di costo non certo di nutrimento, anche perché allorché si andava di poveri mangiari i mestieri richiedevano un buon apporto nutritivo più di quanto serva oggi.

Cosi che nel quaderno dalla sgualcita copertina nera mi son trovato davanti ad un piatto parzialmente povero perché prevedeva l’acquisto degli spaghetti.

Procuratevi degli spaghetti di fabbrica artigianale da un pastaio che utilizzi grano duro del territorio.

Ha proposito ve ne avevo già accennato non fatevi ingannare dalla dicitura farina Kamut, che non è un grano ma un marchio americano. 

 

 

Passate dal pollaio e sperate in una giusta deposizione, serve un ovo per persona.

Pulito con dovizia la cipolla fatela appassire in giusta quantità di evo, mi raccomando anche qui se potete non lesinate sul prezzo ma siate esigenti sulla provenienza e qualità, le olive andrebbero frante appena raccolte e non dovrebbero essere di caduta spontanea, ma spiccate.

Appassita che sia la cipolla aggiungete l’ovo che avrete strapazzato in una ciottola e fate cuocere per un minuto e non di più a fuoco lento.

Nel frattempo avrete portato a bollore giusta quantità di acqua salata, cuocete i spaghetti per il tempo consigliato, scolate e unite all’ovo e alla cipolla e insaporite a fuoco medio, mettete nei piatti nevicate leggermente a vostro piacimento di basilico o prezzemolo e consumate ben calda.

 

 

 

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