Panocchia, Parma, Agriturismo Ciato.

Venerd� 02 Gennaio 1970

Panocchia, Parma, Agriturismo Ciato.

Di proposito nel titolo appare Parma perché di Panocchia anche approfondendo la ricerca sul web non appare nulla o quasi.

Eppure Panocchia ha avuto momenti di lustro; piccolo e grande paese, costruito su due grandi direttrici la Valparma e la Pedemontana, fastosa nel dopoguerra con il suo cinema Aurora, il primo dancing di provincia, botteghe a non finire, maestri artigiani di ogni genere; forse irriconoscente nei confronti dei propri figli, alcuni diventati poi insigni maestri in arte e mestieri. Paese del vivere dolce ed elegante a cui guardavano con invidia e ammirazione le frazioni circostanti, oggi con l’aggregazione al comune di Parma è estrema frazione poco più che dormitorio se non per qualche remota iniziativa di orgoglio di pochi.

Ingrata la storia a non ricordare che al nord gli spaghetti con il pomodoro si mangiano grazie a Carlo Rognoni da Panocchia, che le prime fabbriche di trasformazione “del tomachi”, come si usa dire nel nostro idioma, nascono qui come l’officina per la costruzione delle prime caldaie per cuocere l’ortaggio. Nell’arte il pittore ottocentesco Stanislao Campana a cui Panocchia diede i natali. Un tela del pittore è visibile nella chiesa di Panocchia, due monocromati a finto bronzo rappresentanti quello del lato nord Il Tasso che dà lettura dei suoi versi nell’Accademia degli Innominati alla presenza del principe Ranuccio I Farnese, quello del lato sud l’incontro del Petrarca con Azzo da Correggio, visibile anche la deposizione per il secondo altare di sinistra nella chiesa S. Maria del Quartiere in Parma. Panocchia è stata anche culla della moderna norcineria, di maestri del legno e della stoffa, oggi rimane porta della Val Parma. Salendo verso sud si incontra l’Abazia Madonna della neve a cui fa da contrappunto il castello di Torrechiara è qui il paesaggio cambia, dalle grandi distese di pomodoro ai filari di uva che si inerpicano verso il colle; ecco l’eccellente gastronomia di Parma: Prosciutto, formaggio e vini e una miriade di antica tipicità.