Venerd� 02 Gennaio 1970
Domenica 05 Luglio 2009
Nuova rubrica
E’ finita la paura che un temporale potesse rovinare il lavoro di sperimentazione iniziato nell’ottobre 2008.
Giovedì 2 luglio sono state raccolte le ultime parcelle di grano i cui risultati saranno resi noti dai ricercatori delle multinazionali sementiere, aziende produttrici di fitofarmaci, di concimi, della trasformazione, e dagli istituti di ricerca quali l’università di Bari.
Questo post per comunicare con quanta e quale attenzione, venga trattato, monitorato anche un singolo spaghetto prima di finire nella pentola del consumatore.
Dietro ad ogni prodotto spesso si cela un lavoro nascosto e sconosciuto ai più che parte proprio dal campo, dalla consapevolezza, serietà e responsabilità di ogni singolo anello della catena.
Come primo anello, quale appartenete al settore agricolo produttivo, mi sento autorizzato rilevare l’importanza della professionalità, serietà e capacità dell’agricoltore da cui dipende il successo dell’intera filiera.
Essendo oramai da diversi anni parte di questa attività e riscontrando se non una certa ignoranza una indifferenza un non riconoscimento del duro e serio e mal retribuito lavoro della categoria a cui appartengo, non sentendomi sufficientemente tutelato da chi dovrebbe rappresentarmi, nel silenzio quasi assoluto di una stampa più attenta ai gossip, che quando si interessa di me agricoltore lo fa per un ritorno che raramente mi coinvolge, consapevole che chi mi sta al fianco spesso condivide il mio lamento ma non lo manifesta apertamente per interessi corporativi, di convenienza o succube di un intreccio di dinamiche che sconsigliano di appoggiarmi, a sessant’anni avendo oramai poco da rimetterci, in modo quasi presuntuoso me lo permetto io, tramite questo strumento, “internet”, che ancora non mi censura.
Oggi voglio implementare il mio piccolo sito anche di un angolo non solo rievocativo di un agricoltura passata come è possibile leggere nelle news “fra aia e cucina”, ma un angolo dove quei pochi agricoltori o appassionati di agricoltura quei cittadini responsabili possano dissentire o condividere, ad oggi scrivendomi una e-mail, domani speriamo di avere un portale nuovo, quindi più interattivo.
Non abbiamo la presunzione della verità o che chi di dovere ci ascolti, solo la voglia di non portare pesi superflui sullo stomaco, potere un domani dire io l’avevo detto.
Spesso potersi sfogare anche urlando all’aria o schiacciare i tasti di una tastiera ti fa sentire meglio.