Venerd� 02 Gennaio 1970
E’ tempo di resurrezione per fedeli e per laici. Il buio, il nero più profondo si raggiunge pochi istanti prima dell’alba, l’alba della luce e della resurrezione. La Pasqua è probabilmente il più grande messaggio di speranza lasciato all’umanità. Sempre si può risorgere e lo si deve fare. La resurrezione è un cammino di sofferenza e meditazione che porta l’uomo a misurarsi con le più atroci difficoltà.
Agriturismo Ciato, avamposto romano già 2200 anni fa, quando Emilio Lepido diede origine all’asse viario che unisce Rimini a Piacenza, di cui porta ancora ad oggi il suo nome “via Emilia” forse casualmente o forse volutamente nonostante la recessione in atto, risorge, in concomitanza con l’evento internazionale EXPO con tema “Nutrire il pianeta, energie per la vita” a costruito un nuovo locale con la tecnologia del legno con annesso impianto di energia rinnovabile, riportando ad antico splendore vecchi locali in disuso, che anche dopo expo saranno utilizzati per raccontare la storia e le memoria di questa antica e ai tempi saggia ed ubertosa Terra.
Soggiornare a Ciato sarà ancora più piacevole, abbiamo anche risistemato alcune camere rendendole più calde ed accoglienti, nuovi colori e arredamento frugale quanto funzionale, ma sarà un’occasione per scoprire anche il territorio, degustazioni di prodotti tipici e piatti della tradizione, visite ad abbazie, palazzi storici, eremi e castelli, tour in bici, escursioni a piedi, o in Ferrari. E ancora tappe e giornate in fattoria, visite in acetaie, cantine, frantoi, prosciuttifici e musei del cibo, itinerari nelle città d’arte.
Se la Via Emilia guida l’ospite alla scoperta delle eccellenze emiliano romagnole; la sua prima tappa è senza dubbio l’enogastronomia tipica, riconosciuta anche dai media internazionali come perfetta sintesi della migliore cucina italiana, con i suoi 41 prodotti Dop e Igp (con gli outsider Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma), 50 vini Doc e Docg, e tanti piatti tipici proposti da ristoranti stellati e osterie, e quindi? è d’obbligo partire da Parma già riconosciuta come “food walley” meglio da “agriturismo Ciato” inserito nel triangolo del gusto –salame di Felino, prosciutto di Parma, Parmigiano-Reggiano- posto a sud della via Emilia (12 Km.) sotto l’egida del maniero del Pier Maria Rossi, castello di Torrechiara, certamente il più suggestivo fra i castelli parmensi che sorge sulle prime alture dell’anfiteatro maturale dell’appennino tosco emiliano, parco naturale dei cento laghi. E sul cibo, sui prodotti tipici di alta qualità, della musica di Verdi e sui tesori artistici e architettonici di Parma che l’agriturismo si propone al turista e al viandante con un abito del passato ma rimesso a nuovo.