Venerd� 02 Gennaio 1970

L’agriturismo Ciato ha scelto una propria strada, si sta sempre più trasformando luogo di incontro di scambio e di valorizzazione della tradizione storica del cibo. Diverse nel tempo confraternite, associazioni o semplici gruppi di appassionati, amanti della cucina della nonna, della cucina del mangiare bene e salutare. Così non si viene per mangiare un pasto solo per acquetare lo stomaco, ma per dare aria allo spirito, alla mente, al piacere, acquisire cultura ………. un mangiare poetico che coinvolge e fa riscoprire i sensi ancestrali dell’essere umano. Non si esalta ne si magnifica la sola cucina della pedemontana parmense, ma la si propone, e ci si augura al meglio, andando alla ricerca delle eccellenze, disposti al confronto e ad un dialogo continuo, studiando qualche contaminazione e perché no ogni tanto rimarcando quel banale segreto che fa la differenza. E’ così appena terminata una giornata intensa non di servizio, ma di piacevole distinguo fra il desco proposto, e il terrior degli amici della “Confraternita del bollito e della pera Madernassa” e una rappresentanza del “Consorzio di tutela della razza piemontese”.