Venerd� 02 Gennaio 1970
La mia Parma.
La Pasqua si sta avvicinando in modo imminente, le previsioni mettono brutto tempo e quindi si passeranno molte ore a tavola.
Si sa che la tavola parmigiana e ricca di piatti e specialità fra le quali mai manca un primo che è originario di queste terre: l’anolino.
Si sa anche che il parmigiano e avvezzo al dialogo intorno al desco e per ricordare un po’ la mia Parma scrivo su carta due simpatici aneddoti partendo dall’anolino e dal tavolo festoso ed imbandito.
"Abbiamo un ottimo passato di verdura"
"E un presente d'anolén, agh'l'iv ?" (E un presente di anolini, lo avete?)
Un'altra volta invece:
"Ch'la cärna chi l'an va miga zò, che cärna ela?" chiese al cameriere.(Questa carne non va giù, che carne è?)
"L'é filètt !" (E’ filetto)
"Be alora l'é spanè".
( "Filetto" è anche l'elica della vite dei bulloni che quando è danneggiata, in gergo, si dice "spanata").
Auguri dall'agriturismo Ciato