Poveri mangiari zuppa di scalogno.

Marted� 11 Agosto 2020

Poveri mangiari zuppa di scalogno.

Devo dire che questa pandemia mi ha avvicinato molto alla cucina, così che mi dedico spesso alla riscoperta dei poveri mangiari dei miei antenati e di conseguenza all’orto, per avere cose buone e sempre a portata di mano.

Cosi che oggi nei sgualciti ed oramai quasi illeggibili, perché scritti a matita, un tempo era più pratica e la Bic non era per tutte le tasche, quaderni dalla nera copertina ho trovato e provato una minestra a base di scalogno., le cui proprietà sono ben note sin dal tempo degli egizi.

Per 4/5 persone si prenda, 1 kg di scalogni affettati finemente, 1 lt. di brodo caldo di carne, 130 g di pecorino semi-stagionato grattugiato, 50 gr di burro, 50 gr di farina, 4/5 fette di pane casereccio alte circa 2 cm, 1 cucchiaio di olio evo, 1 spicchio d’aglio, Sale fino q.b

Fate sciogliere in burro a fuoco modesto nell’olio, aggiungete le scalogne e due cucchiaini di sale e miscelate per circa mezz’ora.

Velate il tutto con la farina e continuate a mescolare evitando grumi, versate un abbondante mestolo di brodo dopo uno due minuti aggiungete il brodo rimasto e fate borbottare per almeno un'altra mezz’ora.

Aggiustate di sale.

Strofinate il pane leggermente tostato con l’aglio e ripassatelo per due tre minuti nella salamandra o nella tostiera.

Przionate la zuppa in ciotole da forno posatevi sopra il pane, velate col pecorino e passate nel forno a circa 150 gradi per il tempo necessario a sciogliere il formaggio.

E come diceva mia nonna si fa di necessità virtù o mangi sta minestra o salti dalla finestra, ma in questo contesto non vi è dubbio, si mangia la minestra anche perché come ricordano scritti romani lo scalogno e afrodisiaco.

 

 

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