Passaggio a sud est di Parma

Mercoled� 02 Novembre 2016

Passaggio a sud est di Parma

Gli abitanti dell'Emilia-Romagna sono un esempio unico di capacità imprenditoriale e di passione per le tradizioni. Con una legge del 2000, l'amministrazione regionale ha creato le "Strade dei Vini e dei Sapori". Un sistema intelligente di trasformare le attività produttive, tipiche di queste terre, in attraenti pacchetti di soggiorno turistico all'insegna della cultura e del gusto. 

 

 

Cosa c'è di meglio di visitare una terra prevalentemente pianeggiante in bicicletta, lungo un percorso di 2000 chilometri complessivi che si snoda tra agriturismi, tenute agricole, caseifici e salumifici che, oltre ad illustrare le tecniche di produzione, offrono assaggi di prodotti eccellenti?

Se a questo si aggiunge l'importanza storica dei luoghi, e la presenza di innumerevoli chiese, castelli, musei e panorami mozzafiato, incamminarsi su uno di questi itinerari è davvero d'obbligo.

 

Nel comune di Parma le versioni locali di queste "strade del gusto" sono la "Strada del prosciutto e dei vini dei colli Parmensi", e la "Strada del Culatello". Un fiorire di iniziative intelligenti che attira turisti da ogni parte del mondo. Dall'iniziativa "500 biciclette sulla strada del prosciutto", che mette gratuitamente a disposizione biciclette e guide turistiche per accompagnare i visitatori presso i consorzi di allevatori, alla possibilità di gustare il Parmigiano presso i caseifici, le colline del territorio parmense sono un concentrato di idee ed attrattive turistiche. 

 

Particolarmente apprezzabile è l'attenzione riservata alle nuove tecnologie: oltre ai canali tradizionali, le iniziative collegate alla "Strada del Prosciutto e dei vini di Parma" vengono promosse attraverso modernissime mappe GPS che il visitatore può scaricare ed utilizzare con uno smartphone o sul proprio navigatore satellitare.

 

Ecco dunque un itinerario di circa 40 chilometri, che si può percorrere in macchina in una giornata. Il consiglio è quello di prendersi qualche giorno in più ed affrontare il percorso in bicicletta, visto che si tratta di luoghi dove la fretta è messa al bando e le abitudini degli abitanti seguono il ritmo della terra.

L'itinerario, partendo da Parma, si dirige verso le colline che danno vita alle valli del Parma e del Baganza. A circa 10 chilometri di distanza si incontra Collecchio, oggi importante centro commerciale ed industriale. Nel territorio di Collecchio è possibile visitare il Parco regionale fluviale del Taro. Si tratta di un vero e proprio paradiso per la fauna, soprattutto quella migratoria, composta in prevalenza da uccelli, che utilizzano i 2.500 ettari del parco come un corridoio naturale per spostarsi stagionalmente dalla Padania al Tirreno. La vegetazione è splendida, con salici, pioppi, tife e giunchi a farla da padrone. 

 

Proseguendo in direzione di Sala Baganza si incontra quello che è forse il parco regionale più bello dell'Emilia-Romagna: il Parco dei Boschi di Carrega. Qui, le distese di querce, conifere e castagno sono interrotte da torrenti, prati e laghetti. All'interno della riserva naturale sono presenti il parco di Lilliput, ideato per trasmettere la conoscenza ambientale ai più piccoli, e l'Orto officinale, con le sue 33 varietà di piante aromatiche e medicinali.

Una sorpresa gradita, all'interno dei Boschi di Carrega, é il Vivaio forestale Scodogna, attrezzato per le visite dei disabili. Nel nostro breve viaggio verso Sala Baganza, una visita a Talignano permetterà di vedere la Pieve di San Biagio, struttura del 1200 che ospitava i pellegrini in transito lungo la via Francigena. Una volta raggiunto l'antico borgo di Sala Baganza, ci si lascia ammaliare dalla splendida Rocca, simbolo del luogo.

 

Proseguendo il nostro percorso, eccoci a Felino. Qui i simboli sono due, lo splendido castello ed il Salame di Felino, noto a livello internazionale per il perfetto mix di carne magra e grassa di suino, alla quale vengono aggiunti sale e spezie. La cura, il dosaggio degli ingredienti ed il microclima di queste terre sono essenziali per ottenere questi sapori che, accompagnati ad un buon bicchiere di Lambrusco, lasciano il turista davvero soddisfatto. Il Castello di Felino, costruito nell'anno 890 per volere del Nobile Marchese Luppone, venne in seguito ampliato fino a raggiungere il massimo splendore alla fine del XIV secolo. Tra le famiglie che lo hanno abitato, i Pallavicino, gli Sforza, i Lampugnani ed il Marchese du Tillot.

Proseguendo ancora sul nostro itinerario del gusto si arriva a Calestano, patria del meraviglioso Tartufo di Fragno. Nel periodo che va dalla fine di ottobre a novembre si svolge la fiera di questo squisito tubero, apprezzato già dagli antichi Romani.

Un breve tragitto a ritroso e si raggiunge Torrechiara. Qui è visibile uno dei più bei castelli della regione. Esistente già dall'XI secolo, fu ricostruito tra il 1448 ed il 1460 da Pier Maria Rossi, della nobile famiglia che regnò per oltre cento anni su Felino, in onore dell'amata Bianca Pellegrini. All'interno del castello è imperdibile la Camera d'oro, che deve il nome alle foglie di oro zecchino usato per le finiture delle pareti. Altrettanto splendidi sono gli affreschi di Benedetto Bembo raffiguranti scene di amore cavalleresco.

Per dare un'idea delle dimensioni dell'itinerario, si calcoli che tutte le meraviglie fin qui elencate sono in un raggio di 18 chilometri da Parma. Rimanendo in un territorio relativamente piccolo c'è davvero un mondo da scoprire.

 

Lungo una delle le rive del torrente Parma si incontra Lesignano, con la Badia Vallombrosana, del 1111, e la Pieve RomanicaSull'altro lato del torrente si trova Langhirano, capitale di una delle varianti più gustose dell'oro rosso di queste terre: il prosciutto di Parma.

Qui, nella prima settimana di settembre ha luogo il Festival dedicato a questa prelibatezza.

Si incontrano ovunque produttori che fanno parte del consorzio del Prosciutto, con i tipici fabbricati all'interno dei quali le cosce di maiale vengono appesa ad asciugare.

Sunto da Visyt Italy

 

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