Gioved� 18 Luglio 2013
Adagiato nella pianura padana, a sud della città di Parma ai piedi delle prime colline dove troneggiano i castelli del Pier Maria Rossi e di Matilde di Canossa , qui si trova l’azienda agrituristica Ciato, le cui fondamenta risalgono alla stessa epoca, un’ oasi di pace situata all’interno dell’anfiteatro naturale dell’appennino Tosco Emiliano. Oggi è un resort di 26 ettari dotato di 2 camere e un appartamento, sale per meeting, parco biciclette e tanti spazi dove rilassarsi e respirare l’Emilia. All'esterno coltivazioni di diverse varietà di cereali, ortaggi e alberi da dove si può partire per percorrere le piste ciclabile, montain bike, trekking o per chi ama i motori solcare i più bei passi appenninici, dove ogni curva è uno scenario mozzafiato. Alla base di tutte le soluzioni adottate è la sostenibilità ambientale applicata in tutte le sue forme: nelle proposte a tavola, una cucina tipicamente parmense con materie prime provenienti dall’orto che si trova all’interno della fattoria dove gli ospiti possono ammirare i prodotti che verranno cucinati. Nell’orto hanno trovato posto alcune cultivar storiche come il pomodoro “panocina”, la melanzana tonda, le diverse insalate e cipolle tipiche della zona, le patate. Nel vicino frutteto si coglie frutta di stagione. Un pollaio per galline di razza autoctona, un tempo molto diffusa nella zona ed ora a rischio di estinzione, che convivono con alcuni esemplari di altri animale di bassa corte; tipico delle aziende della pedemontana. Per ritornare alla cucina tutto proviene dalla associazione di operatori della “Strada del Prosciutto e del Vino dei Colli di Parma”.di cui a settembre come consuetudine si celebra il Festival sia in città che nel territorio. Per limitare l’impatto ambientale negli ultimi mesi sono stati ridotti i rifiuti per ospite da 4,0 kg a 2,5 con una accurata gestione degli imballi dei prodotti sia alimentari che quelli dei prodotti ausiliari. Ospiti coccolati durante tutta la giornata: per coloro che desiderano fare un salto in città, si può raggiungere con il bus n° 12 , per gli amanti dell’ arte a soli 2 km la fondazione Magnani Rocca; per coloro che vogliono scoprire rocche e castelli non rimane che scegliere all’interno del circuito “castelli del ducato” per gli amanti del verde ogni passo è una sorpresa, per gli amanti della lettura, sempre pronto un calice di malvasia. E per finire perché non farsi coinvolgere dai suoni e colori delle tante iniziative delle varie comunità: cene e balli all’aperto accompagnati dalla classica fisarmonica, polche, tango, valzer e mazurche, danze tradizionali emiliano.romagnole. Una filosofia di vita che fa bene al corpo e all’anima.