Luned� 12 Settembre 2011
Non ci piace definirci saccenti, ma ci conforta che a distanza di anni, lo scrivevo il 17 luglio 2009 sul mio sito, http://www.ciato.it/news_dettagli.php?lang=ita&idnews=14 la Cia, una delle organizzazioni agricole nazionali il 10settembre c.a. tramite Ansa rilevi che mediamente una azienda agricola spende in media per la burocrazia 7.200 euro all’anno (due euro ogni ora) per gli adempimenti chiesti dalla pubblica amministrazione.
Sempre dall’Ansa il giorno precedente apprendiamo che nonostante la crisi globale e la burocrazia che aggrava, il settore agrituristico conserva un trend positivo. Il turismo internazionale in generale segna un più 5%. Le dichiarazioni del presidente Omt, Taleb Rifai in proposito sono più che condivisibili “trattasi di un settore che deve essere considerato come prioritario nelle politiche nazionali…..il turismo può svolgere un ruolo chiave in termini di crescita economica e sviluppo, specialmente in un momento in cui la maggioranza dei paesi dell’Europa e dell’America del nord lottano per la ripresa economica e per la creazione di posti lavoro”
Tutto ciò, a noi che di Parma siamo, ci rinfranca un pochino, nonostante molte lacune evidenti, perché Parma non è solo buona cucina, ma anche monumenti, musei, teatro, una meta imperdibile per chi arriva nell’Italia settentrionale. Fondata dai romani nel 183 a.C. lungo la neonata via Emilia, arricchita dai Farnesi (1545/1731) fu portata a successivo splendore dalla famiglia Borbone (1748/1802) riqualificata ulteriormente da Maria Luigia d’Austria, moglie di Napoleone che la ripensò, sognando Parigi e la Senna come “pétite capitale”. Arredi e cimeli appartenuti alla duchessa fanno mostra di se al museo Glauco Lombardi; di fronte al museo si erge Palazzo della Pilotta, così chiamato perché in uno dei suoi cortili interni ci si dedicava al gioco basco della “pelota”. Nel Palazzo medesimo, costruito dai Farnese come contenitore dei servizi annesso a “Palazzo Ducale” che si trova a pochi passi nell’oltre torrente, trovano dimora un antica biblioteca, la “galleria nazionale” con opere del Leonardo da Vinci, Correggio, Parmigianino, Beato Angelico, Giulio Romano, Tintoretto, Hans Holbein, A. Canova; il museo archeologico e l’inimitabile Teatro Farnese realizzato interamente in legno da Aleotti Gianbattista. Nelle vicinanze si trova pure il “Regio Teatro” che ospita l’annuale “Festival Verdi” in onore del Cigno di Busseto. Ma la piccola capitale non finisce qui, studi, atelier, piccole boutique, associazioni culturali ed artistiche la animano in continuazione, ed imperdibile è anche il territorio che la circonda, con i suoi castelli, dimore storiche ed un paesaggio che sembra uscire dalle pennellate dei grandi artisti che hanno decorato le residenze storiche della città.