Mercoled� 18 Giugno 2008
Mentre proseguono a ritmo giornaliero le visite ai nostri campi sperimentali di grano da parte di produttori, tecnici e multinazionali quali Bayer e Singenta vorremmo ricordare quel personaggio che per primo rivoluzionò la coltivazione dei cereali a paglia. Nazzareno Strimpelli 1866/1942. Cos?¨ scriveva egli stesso, nativo di una terra certo non facile, Crispiero, piccola frazione vicino a Camerino. ‚Äú I risultati ad ora ottenuti non sono che speranze. Per me, per il mio Paese, mi auguro se ne avverino e mi propongo insistere con pertinace costanza sulle vie intraprese e fino a che non avrò raggiunto il conseguimento di varietà rispondenti al fabbisogno della granicoltura Italiana‚Äù Da orgoglioso figlio di contadini di queste poche righe due cose mi balzano immediatamente agli occhi le maiuscole quando accenna al Paese e l‚Äôaltruismo con il quale porta vanti la sperimentazione genetica. Un altro passaggio, mi ha colpito, fra i pochi che Strimpelli ci ha lasciato, perch?© più dedico al fare che allo scrivere. ‚ÄúFra il semplice selezionatore genealogico e colui che esegue ibridazione e ne segue i tipi che ne conseguono scegliendo e fissando quelli che corrispondono ai suoi fini, corre la differenza che passa fra colui che esegue scavi per rintracciare opere e l‚Äôartista che tali opere crea‚Äù Espressione che suona oggi sicuramente forte e potrebbe portare a fraintendimenti con gli OGM, organismi geneticamente modificati, mentre l‚Äôopera di Strimpelli era frutto di lunghi processi selettivi naturali e di interazione. E con piacere che l‚Äôagriturismo Ciato di Parma oggi presta le sue terre a queste aziende che continuano il miglioramento della filiera produttiva di un prodotto essenziale quale il frumento tenero e il grano duro affinch?© aziende come Barilla, De Cecco, Voiello ed altre o come la nostra piccolissima produzione per l‚Äôagriturismo annesso possano continuare a portare sulle nostre mense prodotti pieni di ‚Äúterrior‚Äù