Agriturismo Ciato
fra le realtà più belle e suggestive del territorio parmense
(Mario Schianchi)
fra le realtà più belle e suggestive del territorio parmense
(Mario Schianchi)
Mario Schianchi
Continuiamo il Viaggio nei Paesini di Don Camillo e Peppone.
Così scriveva Giovannino Guareschi, lo scrittore più tradotto al Mondo.
“Dunque il Po incomincia a Piacenza e fa benissimo, perché è l‘unico fiume rispettabile in Italia …
Il Po incomincia a Piacenza, e a Piacenza comincia anche il Mondo piccolo delle mie storie, il quale mondo piccolo è situato in quella fetta di pianura che sta fra il PO e l’Appennino.”
“Il fiume scorre placido e indifferente nella pianura, e tra il fiume e i paesi c’è l’argine: perciò le case non si specchiano nell’acqua, ma le storie di ogni paese scavalcano l’argine e il fiume tutte le convoglia: storie buffe e storie malinconiche, e se le porta via verso il gran mare della storia del mondo.”
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Per chi soggiorna all’agriturismo Ciato di Parma c’è la possibilità di visitare i luoghi di Giovannino Guareschi, meglio conosciuto per il Don Camillo e Peppone.
Ma chi è stato in realtà, oltre ad essere il “padre” di Don Camillo Guareschi.
Giovannino nasce a Fontanelle il 1° maggio 1908 e nel 1928 inizia la carriera di giornalista alla Gazzetta di Parma, presto ne diventa redattore.
Si trasferisce a Milano alla redazione di “Bertoldo”, fonda con Giovanni Mosca e Giaci Mondaini il settimanale sarcastico “Il candido”, collabora con il Borghese, la Notte e Oggi.
Oltre che giornalista, vignettista e scrittore fra i più tradotti al mondo in pochi sanno che Giovannino si cimentò anche nell’industria della ristorazione e dell’agricoltura.
Scrisse ironicamente di se “Guadagnati coi libri dei quattrini, ho tentato di fare l’agricoltore e l’oste, con lacrimevoli risultati per me, per l’agricoltura e per l’industria alberghiera del mio paese”
Nella foto una vignetta dello stesso Guareschi, che ritrae se stesso.
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Per chi soggiorna all’agriturismo Ciato di Parma c’è la possibilità di visitare i luoghi di Giovannino Guareschi, meglio conosciuto per il Don Camillo e Peppone.
Ma chi è stato in realtà, oltre ad essere il “padre” di Don Camillo Guareschi.
Giovannino nasce a Fontanelle il 1° maggio 1908 e nel 1928 inizia la carriera di giornalista alla Gazzetta di Parma, presto ne diventa redattore.
Si trasferisce a Milano alla redazione di “Bertoldo”, fonda con Giovanni Mosca e Giaci Mondaini il settimanale sarcastico “Il candido”, collabora con il Borghese, la Notte e Oggi.
Oltre che giornalista, vignettista e scrittore fra i più tradotti al mondo in pochi sanno che Giovannino si cimentò anche nell’industria della ristorazione e dell’agricoltura.
Scrisse ironicamente di se “Guadagnati coi libri dei quattrini, ho tentato di fare l’agricoltore e l’oste, con lacrimevoli risultati per me, per l’agricoltura e per l’industria alberghiera del mio paese”
Nella foto una vignetta dello stesso Guareschi, che ritrae se stesso.
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