Poveri mangiari, zucca violina

Sabato 06 Marzo 2021

Poveri mangiari, zucca violina

Oggi 6 marzo dell’anno 2021 giornata uggiosa, dopo quindici giorni di accenno primaverile; terminata la burocrazia, deprimente e per nulla creativa, terminate le preliminari azioni quotidiane ci siamo recati a conteggiare le scorte della nostra cambusa famigliare.

Notato un buon rifornimento di zucca violina della nostra pluriannuale selezione, che il mercato difficilmente riconosce, ci siamo sbizzarriti nella sperimentazione del suo utilizzo in cucina, per il diletto nostro personale, non potendo essere altrimenti, appagamento dei sensi.

Cosi che per distrazione e per soddisfare una emendata alimentazione abbiamo provato una zuppa e una frittata di ancestrale memoria.

Prendete fagioli borlotti dal vaso di conservazione e poneteli in ammollo, abbiate cura di valutare giusta quantità di zucca violina in proporzione di due a uno, una giusta quantità di porro e qualche dadino di testa di pancetta.

Cotti che siano i fagioli, fate un gustoso soffritto possibilmente in pentola di coccio, ancora meglio di ghisa.

Nel frattempo che date colore allo scalogno, io uso la nostra selezione che deriva dall’originale “scalogno di Romagna” e i dadini di testa di pancetta, appena prima che cominci a sfrigolare aggiungete a piacere spicchi di aglio che togliamo appena incomincia a rosolare.

Come ultimo a piacere aggiungete aghetti di rosmarino.

A soffritto pronto aggiungo i fagioli cotti in pentola a pressione e li faccio insaporire a fuoco modesto, aggiungo acqua tiepida al tutto e aggiungo zucca tagliata a piccolissimi dadini.

Mescolo con attenzione, aggiusto di sale e faccio cuocere a tegame coperto per almeno trenta minuti.

Ma se volete ancora di più sbizzarrirvi con le nostre zucche vi suggeriamo, provata or ora, una gustosa frittata al forno.

Assicuratevi di avere in cambusa giusta quantità di zucca violina, selezione Agriturismo Ciato, sempre dallo stesso orto, un porro lungo di Albenga, uova del pollaio aziendale, parmigiano di colle, rosmarino Punta di Cannelle, olio possibilmente del nord, vale a dire, troppo aggressivo, sale, (io prediligo quello delle saline di Comacchio) e pepe, grazie a mia figlia oggi abbiamo anche il pepe dell’orto di Ciato)

Pulite la zucca violina di Ciato e riducetela a piccoli dadini e passatela in padella con poco olio e rosmarino per un quarto di ora o meno a seconda dello spessore.

I dadini devono essere teneri ma di giusta consistenza, non sfatti.

Rendete il porro a rondelle scartando la parte verde e fatelo imbiondire in padella aggiustato di sale e pepe, ciò fatto aggiungete alla zucca miscelando con attenzione.

Sbattete numero di uova giusto al composto e ai commensali in apposita ciottola aggiungendo di quantità gradita il parmigiano di colle e miscelate con il composto di zucca e porro.

Ponete l’ottenuto in stampo foderato di carta da forno bagnata e strizzata e collocate nel forno per mezzora circa, che avete preriscaldato a 180°

Potete abbinarla ad un buon riso

Amici, buon appetito con i prodotti di Società Agricola Ciato, prodotti per pochissimi e non per tutti.

 

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