Parma "Poveri Mangiari" Maltagliati

Gioved� 01 Febbraio 2018

Parma "Poveri Mangiari" Maltagliati

 

Sono convinto che almeno una volta all’anno tutti ci proviamo a fare un poco di pasta ripiena o semplicemente delle pappardelle o tagliatelle. C’è sempre una parte di sfoglia che non si addice alluso preposto e se poi manchiamo un poco di manualità, sicuramente di maltagliati ne avremo in abbondanza. Fra le altre cose maltagliati sono un tipo di pasta riconosciuta come prodotto tipico della regione Emilia Romagna.

 

 

L'uso più classico dei maltagliati è con la minestra di fagioli, esistono comunque numerose ricette, per lo più povere, che prevedono l'utilizzo dei maltagliati, proviamo a vederne una un po’ diversa.

Innanzi tutto vediamo di fare la pasta. Iniziamo mettendo la farina sulla spianatoia a bocca di vulcano, aggiungiamo al centro le uova a temperatura ambiente. Iniziamo ad impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Continuate a lavorare l'impasto su un ripiano leggermente infarinato per almeno15/20 minuti fino ad ottenere una consistenza liscia ed elastica. Fatene una palla e copritela con un canovaccio. fate riposare l'impasto a temperatura ambiente per almeno 20 minuti.

Ora prendetene una parte appiatitela aiutandovi eventualmente con un po’ di farina e tirate di mattarello allo spessore desiderato a seconda dell’uso che ne farete. Adagiate la sfoglia ottenuta sulla spianatoia, pareggiate con la rotella o coltello le estremità per l’uso del prodotto principale. Dai nostri ritagli abbiamo ricavato i maltagliati che ora vedremo di cucinare in modo insolito.

Si mettano a fuoco i fagioli borlotti, già rinvenuti in acqua tiepida per almeno quindici ore, in acqua nuova e una foglia di alloro. In altro recipiente si ponga un battuto di cipolla, carota, sedano e prezzemolo, le dosi sono soggettive, si soffrigga leggermente. Se in cambusa vi trovate un po’ di funghi secchi di Borgotaro fateli rinvenire leggermente in acqua quasi calda, sminuzzateli ed aggiungeteli al soffritto con qualche cucchiaiata di concentrato di pomodoro.

Ora che sian quasi cotti i fagioli passateli al setaccio o al minipimer, rimettete in terrina i fagioli con tutta l’acqua di cottura, aggiungete la giusta quantità di maltagliati, regolate eventualmente con brodo vegetale ricordandovi di mescolare affinché la zuppa non attacchi al fondo. Cotta che sia la pasta aggiungete il soffritto, filate con olio evo, aggiustate a piacere di pepe e parmigiano.

 

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