Luned� 08 Aprile 2013
Sia che la si percorra in auto o a piedi difficilmente il nostro sguardo spazia oltre alla carreggiata o il marciapiede e poca importanza si da alla particolarità della via che si sta percorrendo. Eppure esistono strade molto particolari, per il territorio che attraversano, per il modo in cui sono costruite; ognuna ha una sua particolarità: la più corta, la più stretta, la più tortuosa o la più lunga, come la canadese Yonge Street, con i suoi 1.896 km, che, collega il lago Ontario con il lago Simcoe, pari alla distanza che c'è tra San Diego e Washington. Mentre a Parma, Italia, esiste una strada molto particolare, piena di saperi inavvertibili, di arte, storia e cultura, ma soprattutto piena di sapori, quelli si che si sentono già nell’aria, se hai naso fino. E’ La Strada del Prosciutto e dei vini dei Colli di Parma, un itinerario tra i più interessanti dell’Emilia Romagna. Questa strada collega alcuni dei centri più importanti del Parmense collinare, una zona della regione che offre numerosissime proposte turistiche, sotto il profilo storico, artistico, naturalistico ed enogastronomico. Le sue prelibatezze: il Parmigiano Reggiano, il prosciutto Parma, il salame di Felino e gli altri prodotti della norcineria, il vino, prodotti che nascono dal fuoco, dal sale, dall’aria, ma soprattutto dalla capacità dei maestri, norcini, casari e cantinieri. Lasciata la città di Parma in direzione sud percorrendo la strada massese inizia una serie di cartelli e tabelle specifiche contraddistinte da una grafica particolare che aiutano il turista ad orientarsi e a non perdere la via. All’altezza di Pilastro in direzione Traversetolo si incontrano già i primi cartelli che ti portano all’agriturismo Ciato. Dalla sua corte già possiamo ammirare il castello di Torrechiara che sorge sull’omonimo colle, tutto circondato dai classici vitigni del Malvasia di Candia, il camapanile della abbazia benedettina Madonna della Neve con il suo belvedere sul torrente Parma, portato recentemente al suo antico splendore. Siamo ai piedi delle dolci colline che ospitano strane costruzioni con caratteristiche finestre alte e strette per il passaggio del “Marino” il classico vento che muovendosi nella valle asciuga le prelibate cosce di maiale, che nel tempo diventano il famoso prosciutto di Parma. Un percorso, una “strada” tutta da assaporare da gustare sia che tu la percorra con le nostre bici, in moto o auto, ma con il finestrino aperto perché oltre alle frecce qui la direzione la danno i profumi.