Una lettera da bacheca

Domenica 15 Luglio 2012

Una lettera da bacheca

Sent: Friday, July 13, 2012 11:45 AM

Subject: agriturismo Ciato

 

Lettera di un motociclista.

 

La presente per ringraziarvi dell’ospitalità e dei suggerimenti

Veramente eravamo un po’ scettici nella scelta, determinate un articolo su una rivista specializzata di un giornalista che aveva scelto il vostro agriturismo per provare circa due anni fa una custom cruiser; in realtà la promozione turistica del territorio non è attraente più di tanto per un amante della due ruote, anche se alla fine, grazie hai vostri consigli sono stati tre giorni di vera passione.

-Arrivati verso sera ci avete permesso di posteggiare le moto al coperto e già questo per “malati” come me e ancor più lei, non è poco, poi essendo veramente un azienda agricola e attrezzata di officina ci è stato utile. -Sistemati, prima le moto… poi io e la mia ragazza, abbiamo cenato, un prosciutto coi fiocchi e un salame supremo come antipasto, poi stranamente ci hanno proposto sottaceti/sott’oli, ma rigorosamente dopo il salume, mangiarli assieme vuol dire sacrificare prosciutto e salame tuona Mario il “patron” dell’agriturismo. A seguire un primo di pasta ripiena fatta in casa e una “duchessa di Parma” con contorno. Anche questa una scoperta…. E chi mai l’aveva mangiata?. Ottime anche le crostate della casa, dei veri elisir gli infusi a fine cena. Ma la cosa che più ci ha entusiasmato, dopo tanta perplessità e dopo averla provata…  i giri consigliati. Il primo giorno Parma e i “castelli del ducato” La città se ci metti un po’ di impegno la visiti, a parte il centro storico, tutta in sella. Meravigliosa la Cittadella, anche se la mia compagna ha preferito lo shopping in centro, ma di questo non avevo dubbi. Un panino al vecchio negozio di Pepen e via verso Fontanellato e Roccabianca, per poi ritornare verso la base toccando Felino e Torrechiara, dove non siamo entrati, privato il primo, già chiuso il secondo, ma le panoramiche che gli girano attorno oltre a presentare scenari veramente da ricordo sono godiose anche per la guida delle nostre immancabili compagne di viaggio.

Dopo una doverosa doccia una cena di altri tempi sotto il porticato accarezzati dal Marino, il vento che qui dicono stagioni il prosciutto di Parma. Particolari le verdure appena raccolte dall’orto di fronte all’aia, crude, all’aceto balsamico e passate alla griglia o nevicate al parmigiano-reggiano. Il secondo giorno sempre seguendo i consigli una tappa al mar ligure, ma più che il mare, che non è certo da scartare, parliamo delle cinque terre, che sembrano lontane ma in realtà sono a un tiro di schioppo, 150 km cosa mai sono per un motociclista?; chilometri da assaporare da gustare come l’enogastronomia che ti accompagna lungo tutto l’itinerario salendo dal passo Lagastrello (str. Prov.le 74) e rientro dal passo del Cerreto (str. Prov.le 63) con sosta al passo per una cena a base di polenta e cacciagione. Un viaggio dove ancora incontri un paesaggio incontaminato con vallate che nulla hanno da invidiare alle alpi, entrambi i passi salgono oltre i 1200mt. e in più la godibilita' della strada unita ad un panorama stupendo quanto inaspettato ha scatenato le nostre emozioni.

Al rientro a nanna veloci nella confortevole e spaziosissima camera verde, arredata in modo essenziale, ma tonalità veramente azzeccate. Un abbondante colazione a base di dolci e confetture della casa e poi di nuovo in sella per una nuova avventura durante il rientro; la visita ai giacimenti eno ma anche gasrtro con l’immancabile acquisto.

Abbiamo scoperto la Lunigiana dal versante emiliano, ma Ciato ci aspetta perché dal Passo Cirone ci vuole far conoscere la Garfagnana.

Ancora grazie. Luana e Marco.

Vista la gentilezza se vuole può pubblicarla omettendo per ovvi motivi la ns. mail.

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