Agriturismo Parma, Ciato, relax

Sabato 12 Marzo 2011

Agriturismo Parma, Ciato, relax

Tutto cambia, tutto si trasforma, ma nulla si distrugge.

Ed è cosi che anche l’agriturismo Ciato, sito in strada Pilastro 8 a Parma, si trasforma in continuazione: cambiano le coltivazioni seguendo i mercati e le richieste delle aziende che qui vengono a fare sperimentazione o selezione dei loro prodotti, cosi come cambiano gli ambienti adibiti all’accoglienza, sempre più confortevoli ed oggi quasi tutti usufruibili anche ai diversamente abili, ma non si distrugge la filosofia con la quale l’azienda si è dischiusa  all’ospitalità.

Un ospitalità che non si ferma alla somma enogastronomia, all’attenzione alle dimore, ma cerca di accompagnare anche coloro che non individuano solo un alloggio per una breve vacanza per scoprire un territorio ricco di castelli (Torrechiara, Montechiarugolo, Felino, Roccabianca, Fontanellato, Bardi) o la città d’arte di Parma con il suo duomo il battistero impreziosito dall’Antelami, piuttosto che il suo teatro Regio o le musiche del Verdi e di Toscanini. Oggi direi che è anche un luogo per chi è stanco delle solite mete, un luogo di relax e tranquillità, dove ci si può fermare anche per un lungo periodo per poter non solo conoscere un territorio, ma viverlo e farlo proprio.

Ed è così che oltre alle solite escursioni davanti ad un fresco calice di malvasia ci si può abbandonare alla lettura dei tanti libri che parlano della città e del territorio, rimanere in contemplazione, dipingere scorci di Appennino, diventando luogo di meditazione di ricerca di espressione per le varie arti, nel silenzio assordante di un angolo di campagna incontaminata, dove le regole sono dettate dai bioritmi del proprio corpo.

Durante l’inverno abbiamo iniziato la sistemazione di altre due camere nella parte a facciata settecentesca della proprietà, parte che nel passato recente era adibita a deposito. Il vecchio intonaco dei muri portanti, sotto le diverse mani di ingranitura, rappresentava a tratti colorazioni molto datate con colorazioni tipiche della antica Roma, colori probabilmente vegetali quali un giallo chiaro che lasciava intravedere l’intonaco ed un rosso cinabro, colori che cercheremo di riprendere.

Ciato si sa, è un antica misura romana, e di qui passava la strada delle cento miglia, si sa che si accamparono i romani che poi fondarono Parma, ma non abbiamo la presunzione di dire che dormirete fra mura romane, anche perché purtroppo la storia che siamo riusciti a ricostruire e che ci riguarda si ferma al 1500 all’epoca dello Smeraldi Smeraldo, ingegnere e cartografo a Parma.

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