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Ciato in Giappone

Visa non è solamente una nota carta di credito, ma è anche una famosa rivista giapponese di “designer’s garden” che nel suo numero 6 dell’anno corrente ha menzionato il nostro agriturismo come una delle mete preferite del nostro Paese. Il fatto è probabilmente dovuto al piacere ed alla sorpresa che i nostri ospiti hanno provato nel vedere la manualità con cui noi come loro, con grande maestria riusciamo a preparare le tagliatelle usando prodotti provenienti dalle nostre coltivazioni. Come con amore e passione ci si dedichi a coltivare nel tempo antiche tradizioni, a cui loro, forse più di noi sono legati; come la preparazione del salame di Felino, secondo antica ricetta con quella impercettibile aggiunta così cara al famoso  Girolamo Francesco Maria Mazzola detto il Parmigianino. O, probabilmente rapiti dal gusto di quelle bollicine che ancora riusciamo a trovare sulle nostre colline tanto apprezzate dal Frugoni, uomo di arte e letteratura, amante delle belle donne e della buona cucina, che durante un suo soggiorno in questo luogo, definì i salumi e il vino servito pieni di sfaccettature e profumi come le donzelle del Paese.

E’ nell’innovazione nel rispetto della tradizione e dell’architettura del luogo che perseveriamo e cerchiamo di rendere Ciato sempre più affascinante e suggestivo. A breve verranno aperte nell’ala settecentesca nuovi alloggi che nella fattezza e nella ristrutturazione così come nella scelta dei colori ci hanno portato alla ricerca di antichi materiali. Ci costa …., tempo e fatica, ma ci ripaga il piacere della sorpresa che vivono i nostri ospiti sempre più entusiasti di trascorrere un soggiorno nella nostra struttura.

Come gli antichi indiani d’America riteniamo tutto vivo, anche quello che ingannevolmente i nostri sensi percepiscono come privo di vita, così il fiore che sboccia al mattino, come la pietra che silenziosa ed immobile, a chi ha cuore ed anima predisposti ad ascoltarla, sa raccontarsi.

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Parma: weekend di gusto.

E' arrivata l'estate e il paesaggio attorno a Ciato cambia di abito, le colline che ci circondano hanno cambiato pelle e la tavolozza dalle mille sfumature di verde si è macchiata  di giallo oro del grano ed esibisce agli occhi del turista un paesaggio incantevole e scintillante, mentre nella corte continuano i lavori per i nuovi e confortevoli alloggi che andranno ad arricchire l'attualee offerta, ma l'anima rimane immutata.
Calore e senso dell'ospitalità, cura e attenzione del luogo, qualità della vita, perchè Ciato diventi una meta privilegiata per il turista che cerca soggiorni rilassanti sia che si interessi al cibo, all'arte od allo sport.
Ciato poi è geograficamente privilegiato, pur trovandosi a poche centinaia di metri dall'anfiteatro naturale dell'appennino tosco emiliano dove troviamo il parco nazionale e dei cento laghi; dista solo tredici chilometri dalla città di Parma che gli amanti della musica conoscono per Giuseppe Verdi e Arturo Toscanini, i golosi per i suoi salumi, prosciutto di Parma e salame Felino in primis, per il Parmigiano-Reggiano, re dei formaggi, gli amanti della storia per il Ducato di Parma-Piacenza-Guastalla, con la sua Duchessa Maria Luigia d'Austria moglie di Napoleone e l'imparagonabile circuito dei Castelli del Ducato, gli appassionati di letteratura modernaa per la saga "Mondo Piccolo" di Giovannino Guareschi (Peppone e don Camillo), per l'arte pittorica la "galleria nazionale" e la fondazione Magnani Rocca che annovera, fra le altre, opere di Gentile da Fabriano, Filippo Lippi, Carpaccio, Dürer, Tiziano, Rubens, Van Dyck, Goya e, tra i contemporanei, Monet, Renoir, Cézanne, sino a de Chirico, de Pisis, 50 opere di Morandi, Burri, oltre a sculture di Canova e di Bartolini, rimanendo pur sempre, come sottolineato da Mototurismo base ideale per gli amanti della due ruote, che possono nell'officina aziendale trovare un primo soccorso, ma non solo, perche, già partendo dall'aia di Ciato inizia la bellezza di un viaggio in motocicletta. che non sta nel raggiungere una meta ma nell´andare stesso, nel lasciarsi attrarre da un orizzonte o da una curiosità, lungo un itinerario che può variare, stringersi, allargarsi, a ogni incrocio sia che tu voglia raggiungere le cinque terre attraverso i vari passi su un appennino incontaminato, sia verso le citta d'arte che sorgono sul grande fiume.

 

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Coseta d?or; bugie.

La coseta altro non è, o meglio era, una semplice scodella ricavata nel legno:

Da questo semplice strumento alcuni salsesi, abitanti di Sala Baganza, Parma, idearono un premio da conferire alla miglior malvasia del loro territorio.

Quest’anno si celebra la XI edizione e fra le tante iniziative, domenica 5 giugno si terrà anche un importante convegno: “lo sviluppo del territorio in relazione alla presenza e all’attività delle strade”

Ospite di eccezione fra i titolati relatori quali l’assessore al turismo della provincia di Parma, Agostino Maggiali, Il presidente dell’Unione Appennino e Verde P.L. Saccardi, ed il dr Lamoretti sarà il prof. Giovanni Viganò, già maestro ed amico del titolare di Ciato, Mario Schianchi, che occuperà la seggiola di coordinatore dell’ incontro.

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Agriturismo Parma, Ciato, relax

Tutto cambia, tutto si trasforma, ma nulla si distrugge.

Ed è cosi che anche l’agriturismo Ciato, sito in strada Pilastro 8 a Parma, si trasforma in continuazione: cambiano le coltivazioni seguendo i mercati e le richieste delle aziende che qui vengono a fare sperimentazione o selezione dei loro prodotti, cosi come cambiano gli ambienti adibiti all’accoglienza, sempre più confortevoli ed oggi quasi tutti usufruibili anche ai diversamente abili, ma non si distrugge la filosofia con la quale l’azienda si è dischiusa  all’ospitalità.

Un ospitalità che non si ferma alla somma enogastronomia, all’attenzione alle dimore, ma cerca di accompagnare anche coloro che non individuano solo un alloggio per una breve vacanza per scoprire un territorio ricco di castelli (Torrechiara, Montechiarugolo, Felino, Roccabianca, Fontanellato, Bardi) o la città d’arte di Parma con il suo duomo il battistero impreziosito dall’Antelami, piuttosto che il suo teatro Regio o le musiche del Verdi e di Toscanini. Oggi direi che è anche un luogo per chi è stanco delle solite mete, un luogo di relax e tranquillità, dove ci si può fermare anche per un lungo periodo per poter non solo conoscere un territorio, ma viverlo e farlo proprio.

Ed è così che oltre alle solite escursioni davanti ad un fresco calice di malvasia ci si può abbandonare alla lettura dei tanti libri che parlano della città e del territorio, rimanere in contemplazione, dipingere scorci di Appennino, diventando luogo di meditazione di ricerca di espressione per le varie arti, nel silenzio assordante di un angolo di campagna incontaminata, dove le regole sono dettate dai bioritmi del proprio corpo.

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Agriturismo Ciato ? fatto cos?!

Ecco che allora c’è sempre qual’cosa da fare, da assaggiare, da scoprire.

Ecco perché il turista, l’avventuriero enogastronomo, l’amante della natura, il curioso che passa da Parma è obbligato a farvi una visita.

Ecco perché chi è amante dei racconti, di approfondire i mutamenti della storia del territorio, di ficcare le mani in pasta per carpire i segreti dei prodotti della valle, alla sera sotto l’ampio, storico portico, le cui pietre hanno tanto da raccontare, di rimpetto al naturale anfiteatro dell’Appennino Tosco-Emiliano può fermarsi ad ascoltare aneddoti, avvenimenti di vita vissuta dell’ormai non più giovane titolare.

Sessant’anni portati ancora bene, ma tempo sufficiente per cambiamenti epocali, significativi, che spaziano dal vecchio “Buba” macchina a legna per la trebbiatura, alla moderna macchina a guida satellitare.

Ecco perché solo li puoi capire come gli si illuminano gli occhi quando ti parla di una valle che col tempo pur conservando le sue ricchezze, artistiche ed architettoniche, sta per certi aspetti perdendo quel calore umano tanto caro a Mario che con i propri ospiti cerca di celebrare.

Ecco perché si imbandiscono ancora le tavole nell’aia, come ai vecchi tempi, con semplici tovaglie di canapa a quadrettoni, si porta e si serve e si “mangia” il prosciutto, il salame e il parmigiano come una volta, rievocando quando a quei tavoli fatti di una sola asse di querce secolari e per sedie vecchie travi di rovere sedevano stanchi ed impolverati i contadini che tornavano dal lavoro dei campi al tramontare del sole. Serate che rievocavano storie di folletti di scappatelle e semplicemente di quattro strilli di vecchie filastrocche che cercavano di accompagnare una sgangherata fisarmonica, a volte sino a tarda ora, fino a che la bianca luna poteva aiutare quella schiva luce di una lampadina ad incandescenza da 15 candele (oggi W) prima di eclissarsi anch’essa dietro le colline, delineando i contorni delle quattro torri del castello di Torrechiara, le cui mura ancora oggi riferiscono, all’occhio attento, dei segreti amori del signore di queste terre e della sua amante.

Questo è solo un volo sui tetti dell’agriturismo Ciato di Parma, chi si ferma…. avrà a sua volta un’avventura da raccontare.

Ecco perché in tanti tornano e sono sempre più numerosi, non già gli ospiti, ma gli AMICI DI CIATO.

 

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Agriturismo Parma. Turismo di lusso: nuovi bisogni, nuove frontiere.

La promozione territoriale sta mutando in modo frenetico, anche il mercato turistico, che è e rimane un buon strumento per la promozione del territorio e delle sue produzioni sta subendo un forte cambiamento; di conseguenza le aspettative della domanda.

A mio modesto avviso, supportato da studi ed indagini condotte dalle più rinomate aziende e università interessate dalla materia, dicono che le nostre valli possono ed hanno le potenzialità di rivolgersi a quel segmento che viene definito “turismo di lusso”, ma dove il lusso ha radicalmente cambiato il proprio significato.

Innanzi tutto va specificato che “lusso” abbraccia in percentuale la più ampia fascia turistica, in quanto oggi già il concedersi una vacanza dignitosa è lusso. C’è il lusso tradizionale, delle grandi mete, il lusso contemporaneo e il lusso che si affaccia alla finestra,  è di quest’ultimo che vorrei interessarmi.

Da qualche tempo a questa parte c’è chi ama farsi una vacanza, Toscana insegna, in un vecchio borgo, in una locanda, in un casale per assaggiare unicità gastronomiche, riverberate dall’unicità del luogo.

Pur essendo un nuovo segmento del turismo contemporaneo di lusso, non dobbiamo intaccare imprudentemente il portafoglio dell’avventore, perché effettivamente costa meno, ma è di contro prezioso se sa offrire una rarità.

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Agriturismo Parma - Guida alla scoperta di un territorio - PARTE SECONDA

In questa seconda parte non ci soffermeremo più di tanto sulle bellezze artistiche del territorio, cosa che potrete trovare alla voce "Cosa fare" del nostro sito stesso, ma cercheremo di parlarvi delle genti dei mestieri e di quello che solo con occhio attento ed animo predisposto potete trovare e "rubare" nelle campagne adiacenti alla città di Parma.
A sud ancora insiste la grande pianura che si innalza in modo dolce verso il cielo, una natura che convive con uomini che lavorano con sapienza sulle cose per cambiarle, trasformarle, qualche cosa di moderno legato all'antico.
Mani robuste, nodose e sapienti, che sanno ancora plasmare la terra, trasformare e modellare i prodotti per dargli un anima che si appropria dello spirito del territorio, ed è così che prendono corpo le conserve, i vini, il salame, il prosciutto piuttosto che il parmigiano; conservando all'interno della materia i sapori della terra, del sole, della brezza che scende a valle sopra le  chiare acque del torrente che unisce le due parti della città e del sapere dei secoli.
Anche la, dove l'artigianato si è evoluto quasi fosse industria, l'amore per il mestiere, l'ingegno, il piacere del fare, fa si che continui un forte legame fra prodotto e territorio, una terra dove tutto si mangia, certo, tutto si mangia ma per chiamarsi "di Parma" deve essere buono. Ed è cosi che girando intorno al mio agriturismo puoi incontrare Giulio, il casaro dal carattere burbero ma che se lo lasci parlare di formaggio si scioglie e diventa difficile accomiatarsi; le cui mani cotte dal tempo e dal latte conservano ancora una sensibilità inaudita alle temperature, le cui labbra sanno misurare l'acidità del latte con la precisione dell'acidimetro, già perchè il parmigiano lo si fa ancora con meno forza di braccia ma con gli stessi ingredienti da secoli: latte, caglio e fuoco. Puoi incontrare Giuliano, che con la destrezza del maestro d'armi, maneggiando coltelli di vario tipo, modella sapientemente una coscia di maiale, che, con la sola aggiunta di sale nelle dovute dosi, date dal colore della carne percepito con l'occhio dell'artista e pesato da mano esperta, sa cogliere e pone poi a riposare aspettando che l'aria lo asciughi perchè possa diventare un prosciutto di Parma. E che dire di Luca "l'alchimista", che sapientemente e gelosamente prepara in gran segreto le miscele di aromi per la concia del salame di Felino, il cui tocco finale non è dato tanto dai bilancini ma dai colori e sapori che solo persone esperte e vissute sanno ancora cogliere. Più verso il colle incontrerai Giovanni che torna dalla vigna senza un laccio alle scarpe perchè lo ha usato per salvare un tralcio della vigna. E' l'amore, la sapienza, la saggezza, la conoscenza, il piacere del fare, che muove le mani di questi sconosciuti artisti, che vivono attorno a noi, in questo territorio definito oggi "Strada del Prosciutto e del Vino dei Colli di Parma", artisti che sanno portare il piacere  materiale delle cose a piacere spirituale, con la loro forza con l'intelligenza con la loro natura, facendo in modo che questi prodotti si approprino anche della quintessenza che qui da noi puoi ancora percepire.

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Agriturismo Parma - Guida alla scoperta di un territorio -

Le motivazioni per cui scegliere un agriturismo per visitare una vicina città d'arte o un territorio possono essere svariate. Scegliere l'agriturismo Ciato a Parma è un ulteriore attenzione, una motivazione in più, data dalla consapevolezza che i gestori (Mario Schianchi e Laura Veneri) si sono impadroniti di tutto quanto può essere un servizio ulteriore al cliente, dato dalla profonda conoscenza della città e del territorio che vi può essere di aiuto nel scegliere cosa vedere o cosa fare nel periodo in cui si decide di rimanere in agriturismo, senza sottacere dei segreti custoditi negli sgualciti quaderni, in cui si trovano le miscele dei norcini che preparavano i salami per il Mazzola (Parmigianino) o le ricette provenienti dalle confidenze di alcuni monaci del monastero di S. Giovanni, cultori della medicina naturale e dell'utilizzo delle erbe in cucina e nelle infusioni.
In questa prima parte vi accompagniamo fra le mura della città e nell'immediata periferia, nella successiva vi accompagneremo fuori le porte, sempre rimanendo in un raggio di azione percorribile anche con le biciclette.

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Ciato, agriturismo Parma, da vivere

“vriv andar fina a Panocia? – al Pilaster bvi una bocia- po’ volté con poca fadiga l’è al sit ed la Fodriga……….  “Volete andare a Panocchia? –al Pilastro bevete una boccia- poi voltate con poca fatica è il posto della Fodriga-“ Con questi versi Domenico Galaverna, ideatore della maschera Battistein Paneda, invitava alla fine dell’ottocento, inaugurato il tramway a vapore Parma/Langhirano, i parmigiani a far visita turistica a Panocchia.

Panocchia piccolo paese all’estrema periferia del comune di Parma, posto sulla direttrice pedemontana, affiancato dal torrente Parma, che scendendo verso valle porta le sue acque e il suo nome alla città, è un paesello che va vissuto non solo per la sua invidiabile posizione geografica, ma per la ricchezza del territorio non solo di natura economica, c’è un patrimonio diverso da salvaguardare, fatto di tradizioni, di ambiente, di cultura, di prodotti tipici.

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Ciato, Cibus tours.

Un evento unico che offre la possibilità agli amanti del buon cibo e professionisti gourmet di conoscere le eccellenze e le novità dello straordinario patrimonio enogastronomico nazionale. Si svolgerà a Parma all'interno delle fiere, che già ospitano il rinomatissimo "cibus", dal 15 al 17 aprile 2011 con apertura al pubblico dalle ore 11 alle 23; occasione imperdibile per gli amanti dei percorsi enogastronomici, dove a differenza del più rinomato Cibus, riservato agli operatori del settore, avranno non solo la possibilità di accedere, ma degustare e acquistare per rifornire le propie dispense. Anche Ciato, per l'occassione si rinnova; saranno disponibili nuovi alloggi per passare notti da favola sotto l'egida del Conte Pier Maria Rossi, -.castello di Torrechiara- e nuovi giardini dove invitanti gazzebo saranno non solo posto di meditazione o relax, ma luoghi dove degustare ed apprezzare le rinomate produzioni aziendali che spaziano dalle oramai introvabili marmellate della nonna ai salami di antica memoria norcina che rigorosamente rispettano ancora l'arciaca tradizione di Léon Guillaume du Tillot, politico francese, ministro del Ducato di Parma, che per primo fece il censimento dell'allevamento del maiale nel Ducato di Parma, Piacenza e Guastalle; retto da sua Maestà Maria Luigia d'Austria moglie di Napoleone, e ne sigillò le ricette.

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Vacanze a chilometri zero.

Sta diventando una realtà, sempre più italiani preferiscono più fine settimana alle classiche ferie dei 15 giorni, un fenomeno in crescita che sta cambiando abitudini e mercato, aprendo nuove frontiere anche per chi dispensa servizi. Sempre meno i turisti che si rivolgono ad agenzie, sempre più coloro che preferiscono costruirsi il proprio pacchetto via internet, magari con l’aiuto del recettore.
Ma la vacanza breve non coinvolge necessariamente, visti i voli low-cost, solo gli abitanti della regione o delle regioni limitrofe, anche se questo rappresenta secondo studi recenti oramai il 60% delle presenze, ma anche chi viene da lontano per assaporare i diversi territori.

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Novembre -fra aia e cucina, cap 11- racconti di Schianchi Mario

Novembre. Visto che la stagione lo consente divaghiamo un attimo conservando la veste di osservatori discreti per narrare ciò che avvenne e potrebbe avvenire in questo lembo di pedemontana, ultimo tocco delle colline, terra di conquista della pianura, secco confine secondo alcuni della parmigianità e del parmense. Con le ragioni di chi qui ci ha vissuto, di chi ci vive, di chi apprezza. Raccontiamo di quel buon cristiano di Panocchia, che dandogli la stagione un po’ di meritato riposo scendeva spesso al mercato di Parma dove la crème parmigiana si divertiva a spregiare, schernire. Accade così un dì, che il buon contadino, di buone spalle, stanco della solita solfa, ci andò pesante con i mezzi che la sua natura gli concedeva. Le parti lese oltre al danno chiesero al giudice che l’imputato fosse giudicato pericoloso per la pubblica incolumità e di conseguenza rinchiuso. L’avvocato difensore, professionista famoso della zona, famoso per le sue argomentazioni, ragionamenti, dimostrazioni, dissertazioni, famoso per la sua tranquillità, pacatezza e buon gustaio delle prelibatezze pedemontane incominciò il suo discorso “Signor Presidente, Signori della Corte, Signor Presidente Signori della Corte‚Signor…‚ Signor… ‚ Signor…” . e continuò cosi per qualche minuto ripetendo la sola introduzione.

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Scopri i luoghi, le genti, le tradizioni e i piatti della cucina locale.

La pedemontana parmense è davvero la meta ideale per vivere questa esperienza, il luogo dove abbandonare l’orologio e seguire il tempo del cuore, fatto di poesia, romanticismo e di storie vissute. Un viaggio nella pedemontana parmense non è solo da intraprendere per ritrovare se stessi o la pace dell’animo e dello spirito al di fuori della frenesia quotidiana delle città, ma va vissuto anche per conoscere le genti, le loro tradizioni culturali ed enogastronomiche.

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Festival Verdi Parma

Un po' di Giuseppe Verdi.

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20? fiera nazionale del tartufo nero di Fragno

Ciato ha da sempre creduto e difeso le eccellenze del territorio che la circonda, ed è per questo che pur non essendo ancora terminato il festiva del prosciutto già si prepara a celebrare un' altro must del territorio "il tuber uncinatum" E così vista la risposta anche dal mondo dei camperisti che in questi giorni frequentano il Salone del Camper, capite le esigenze di chi vive e vuole vivere in plein air, conoscere e carpire i segreti delle nostre produzioni sta preparando non solo un adeguato menù a prezzi veramente abbordabili, ma selezionando il meglio della propria produzione perchè a raccontare questo territorio siano il prosciutto stagionato nelle cantine di Ciato che datano 1400 e i migliori tuberi che crescono sulle nostre colline, accompagnati dai nostri celeberrimi vini.

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Salone del Camper: ? partito

All’inizio non ci abbiamo creduto, oggi che inizia il “festival del camper” dobbiamo ricrederci, sono i numeri ad avvallare il nostro ripensamento, quindi sino al 17 riproponiamo la sosta gratuita a tutti i camperisti che vogliono approfittare di degustare al costo fisso di €, 22.00 i nostri vini con torta fritta prosciutto di Parma, Salame Felino, culatello, spalla cotta di S. Secondo, coppa e pancetta. Posto c’è né, abbiamo messo a disposizione un uno scenario unico con vista sulla dorsale appenninica e castello di Torrechiara un ettaro di prato illuminato.

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Dai sapori ai luoghi e dai luoghi alle genti

Dai sapori ai luoghi e dai luoghi alle genti è questa la parabola che fa del gusto un fattore introduttivo ad un territorio e ne descrive l’identità.

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Tutti in camper sulla strada del prosciutto, soggiornando a Ciato.

Siamo ai nastri di partenza; chi dalle vicine città chi da paesi oramai freddi e lontani.

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Vacanze a Parma

Chi è che sceglie in questo periodo una vacanza nella nostra città e soprattutto sceglie un agriturismo nella prima periferia a sud come Ciato.

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Salone del camper a Parma.

Si svolgerà dal 11 al 19 settembre, presso l'ente fiere di Parma, il salone nazionale per gli amanti dei camper, in contemporanea con il festival del prosciutto.

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Luni Parma : - la strada delle cento miglia- forse passava da Ciato

Sarà vero? Rovistando fra vecchie carte alcuni amici di Ciato ci dicono che probabilmente all'epoca dei romani Ciato poteva essere una delle cinque "mutationes" che partendo dalla periferia est di Parma portava alla "mansio" o "statio" nei pressi di Tizzano Val Parma posta esattamente a 25 miglia romane.

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A Ciato gli Americani fanno la pasta.

Si è tenuto nei giorni scorsi l'ormai tradizionale incontro di fine corso con i ragazzi americani che frequentano l'Università "Syracuse University of Florance"

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Guarda che cynara scolymus

Questa immagine ritrae un bellissimo esemplare di carciofo non spinoso dell’orto dell’azienda agrituristica Ciato. Il suo diametro è di 25 cm.

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Primo giorno d'estate 2010

E’ il primo giorno d’estate2010. Sono sdraiato sull’erba, sotto il grande noce della mia fattoria, agriturismo Ciato.

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CIBUS vuol dire............

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